Storm{O}

Endocannibalismo

2023 (Prosthetic)
mathcore, screamo, metal

Un deciso calcio in culo al luogo comune secondo il quale le band italiane debbano cantare in inglese se intendono sfondare sul mercato estero. Sembra questa la parabola dei veneti Stormo, che dopo essersi guadagnati nel corso di tre dischi (il primo, “Sospesi nel vuoto bruceremo in un attimo e il cerchio sarà chiuso”, è un recupero obbligatorio) la stima di colleghi internazionali del calibro dei Converge, vedono questo loro quarto lavoro salutato dal plauso di webzine internazionali quali Distorted Sound e Metal Hammer.
Certo, non parliamo di posti in classifica o di milioni di ascolti sulle piattaforme streaming, ma comunque di una scena, quella del metal estremo, difficilmente valicabile da gruppi delle nostre coordinate geografiche.

Per la band formatasi nel 2005 in quel di Feltre “Endocannibalismo” è una sorta di piccola rivoluzione, che vede le liriche di Luca Rocco, uno che grida immagini allucinate alla maniera dell’Alberto Ferrari dei primi tempi, immergersi in un inferno che alle fiamme hardcore e screamo aggiunge quelle mathcore, verso forme metal sempre più dure e ritmicamente spigolose.
È italianissima anche la produzione, ad opera di un Giulio Ragno Favero che sembra essersi divertito un mondo a portare alle estreme conseguenze tutto quanto ci ha fatto sentire in carriera con gli ODM e il Teatro.

Non si tira il fiato, i 29 minuti di “Endocannibalismo” sono una slavina: pur presenti, poesia e melodia (vedi “Anabasi” o la struggente opener “Valichi, oltre”) vengono sradicate, squassate e trascinate altrove da un impeto chitarristico inarrestabile e pericoloso. “PV77” ha una ritmica schiacciasassi e le sue chitarre saettano come rapide di lava; contare i Bpm di “Sorte” non riuscirebbe a molti, mentre quello che incontriamo nel centro di “Spire” è un vortice che ricorda la caduta di Lucifero.
Chiude questo crollo nel vuoto uno degli episodi dal testo più intellegibile, una “Sopravvivenza e forme” che tra drumming stordente e chitarre accordate belle basse lascia rilucere forme liriche tutt’altro che banali.

16/02/2023

Tracklist

  1. Valichi, Oltre
  2. PV77
  3. Sorte
  4. Spire
  5. Anabasi
  6. Frame
  7. Endocannibalismo
  8. Disequilibrio
  9. Deserti
  10. Vipere, Ombre
  11. Sopravvivenza e Forme


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