Cassandra Jenkins - My Light, My Destroyer

2024 (Dead Oceans)
songwriter, art pop, indie-rock

It's become my second nature
To wander through the pet store
And stare into the sideways gaze of a lizard
Doesn't always make me feel better
Just less alone
(da "Petco")

L'occhio vigile di una lucertola, l'impenetrabile blu della fioritura del Delphinium, un meteorite che fende il cielo stellato, e quella amata New York City con cui pulsare e respirare. Sono i nuovi confidenti che in "My Light, My Destroyer" accompagnano Cassandra Jenkins attraverso una sfaccettata riflessione intorno all'esistere nel cosmo e a una sotterranea sensazione di solitudine da cui la vita non sembra riuscire a emanciparsi. Non si tratta infatti solo di un'emozione fisicamente ancorata alla stanza di un albergo a mille miglia da casa, come in "Aurora, IL", ma anche di una piovra esistenziale come in "Petco", in "Clams Casino" o nella coltre fumosa che avvolge il visitatore in "Attente Téléphonique".

"My Light, My Destroyer" è dunque un viaggio nelle pieghe desolate dell'Universo, ma anche uno sguardo auto-indagatore che sfrangia i tessuti dell'inconscio alla ricerca di una qualche, seppur labile, verità a cui aggrapparsi. Armatasi della stessa sottile vena ironica che traspirava dalle canzoni di "An Overview On Phenomenal Nature", Cassandra dialoga e si relaziona con il circostante in un modo tanto immersivo da trasfigurare la realtà in uno spazio surreale. Così la confortante routine di un lavoro presso un(a) fiorista descritta in "Delphinium Blue" cangia in esperienza altamente psichedelica grazie a una potente sinestesia scaturitasi dall'incontro dei colori vividi, dell'intenso profumo dei fiori e dei sintetizzatori new age.

Sfruttando un approccio musicalmente eclettico e l'aiuto di un folto comparto di colleghi e colleghe, la cantautrice amalgama perfettamente le sterzate indie-rock di "Clams Casino" e "Petco", alle ballate folk(-rock) "Devotion" e "Aurora, IL" (la nuova "Michelangelo") e alle più ambiziose partiture art-pop "Omakase" e "Only One". Inframezzando il flusso sonoro con field recordings e le registrazioni di altre voci (ad esempio, quella della madre in "Betelgeuse"), Jenkins riesce inoltre ad avvicinarsi ancor più che in passato a chi ascolta, instaurando una sorta di conversazione. E forse, proprio mediante questo escamotage, Cassandra è riuscita a rompere il senso di solitudine che ci affligge e a trovare in una luce finora segreta la fiamma attorno alla quale raccoglierci per illuminare la nostra esistenza.

14/07/2024

Tracklist

  1. Devotion
  2. Clams Casino
  3. Delphinium Blue
  4. Shatner's Theme
  5. Aurora, IL
  6. Betelgeuse
  7. Omakase
  8. Music??
  9. Petco
  10. Attente Téléphonique
  11. Tape And Tissue
  12. Only One
  13. Hayley




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