Ritroviamo Cesare Livrizzi a oltre sette anni di distanza da “Milano non contiene amore”. Nel frattempo è successo di tutto, in particolare una pandemia e l’attività live rimasta bloccata per diversi mesi. Il cantautore siciliano trapiantato a Milano (con nel mezzo una proficua e formativa parentesi bolognese) si ripresenta nel 2024 con un’immagine completamente rinnovata, dal deciso taglio metropolitano. Non è l’unica novità: Livrizzi ha scelto di farsi identificare dal punto di vista artistico soltanto attraverso il proprio cognome. “Speciale” è il progetto della ripartenza, un Ep nel quale germogliano quattro tracce, condivise con il producer sardo Kaizén, senza la necessità di ricorrere ad alcun featuring: un lavoro basato sulla ricerca della semplicità e sul desiderio di raccontare storie in grado di rappresentare le piccole quotidianità di ognuno di noi, nelle quali in tanti possano identificarsi.
Milano, dove Cesare risiede da 12 anni, ormai una seconda pelle, non può non rientrare nella narrazione: una città meravigliosa ma sempre più complicata, esclusiva e indifferente. Ci sono anche riferimenti al mare, il mare come luogo di fuga e di rigenerazione, quel mare che sottolinea lo scenario insulare dal quale Livrizzi proviene.
Ben arrangiato, ricco di melodie raffinate, suonato in maniera impeccabile, “Speciale” è un Ep stilisticamente a cavallo fra indie-pop e songwriting illuminato. Dentro vi riescono a coesistere la solare malinconia di Calcutta (specie nella title track), le visioni impegnate di Daniele Silvestri e certo "baustellismo" rincorso da Alessandro Raina con gli Amor Fou (occhio alla conclusiva “Gli altri”, che ci riporta proprio all'esperienza bolognese di Cesare). Una ripartenza davvero riuscita.
16/05/2024