Niente paura: la copertina dell'album "When A Thought Grows Wings", che ritrae Luna Li con un'accetta in mano in una foresta ventosa, non prelude affatto a un cambiamento verso sonorità più aspre o aggressive da parte dell'artista di Toronto. Anche in questo secondo lavoro, infatti, Li rimane fedele alle atmosfere sognanti e piene di sentimento che avevano caratterizzato il suo debutto. Il visuale, piuttosto, fa riferimento in parte al suo attivismo per la protezione delle foreste e, simbolicamente, rappresenta il desiderio di abbattere le vecchie certezze per abbracciare un nuovo capitolo, sia artistico che personale.
Dopo il trasferimento in California, lasciandosi alle spalle il suo amato Canada, Luna Li vorrebbe aprirsi un varco per affrontare una nuova fase della sua vita, pronta a tagliare tutto ciò che è stabile e confortevole pur di andare avanti.
Nella traccia di apertura, "Confusion Song", Luna Li racconta una separazione senza drammi, preferendo un confronto franco e diretto con il subconscio. Il brano si apre con un delicato riff di tastiera, un'interpolazione di un preludio di Reinhold Glière che Luna ha imparato a suonare nelle sue prime esperienze con il piano. La sua capacità di affrontare questioni intime con delicatezza e con uno spirito ottimista si riflette in tutto il lavoro, dove ogni brano è arricchito da melodie avvolgenti e arrangiamenti che ampliano il suo arsenale strumentale.
Un'arpa svolazzante introduce la dolce "Fantasy"; un lungo assolo di flauto impreziosisce il soul avvolgente di "Minnie Says (Would You Be My)". In "Golden Hour", un delicato dialogo tra vari strumenti si trasforma in un intricato crescendo polifonico. Il brano si apre con un deciso arpeggio di pianoforte, a cui si aggiungono gradualmente altri elementi con una precisione raffinata: una sezione di archi che infonde profondità emotiva, una grancassa saltellante che dona ritmo e vivacità, e infine un originale assolo di chitarra che, con il suo groove coinvolgente, cattura completamente l'attenzione dell'ascoltatore. Non a caso questo brano è stato scelto come singolo trainante.
Tra i molti brani ("Enigami", "That's Life", "Take Me There") che riprendono lo stile delicato e sognante di "Duality", emergono alcune tracce che si contraddistinguono per arrangiamenti particolarmente sorprendenti. "I Would Let You" spicca per la sua splendida melodia, in cui l'artista canadese sfrutta al massimo le sue risorse: arpa, pianoforte, flauto e una chitarra elettrica finale che arricchisce un ritornello dolce e coinvolgente. In chiusura, "Bon Voyage" esalta appieno il talento compositivo di Li. Il brano si costruisce gradualmente, sovrapponendo slanci crescenti di archi, suggestive increspature di arpa e fiati che convergono in una vera e propria sinfonia orchestrale. Qui, Luna Li mette in campo tutte le sue passioni musicali e la sua capacità di scrittura con un testo molto profondo che si collega al titolo dell'album, riflessione sull'influenza che i pensieri hanno sulla nostra psiche.
"Bon Voyage" è un ottimo modo per accomiatarsi da un album che, con i suoi trenta minuti di durata, scivola via in un batter d'occhio. "When A Thought Grows Wings" conferma e amplia le impressioni positive finora raccolte da un'artista che, seppur in una carriera ancora giovane, è sempre riuscita a mantenere una freschezza, un'originalità e una profonda sensibilità nella sua scrittura.
18/09/2024