Follow me into the sludge
Where fiction fucks fact like nobody does
Follow me into the sludge
The more that you squirm the more that you're stuck
Il duo statunitense Machine Girl, formato da Matthew Stephenson e dal batterista Sean Kelly, ritorna al formato album dopo le colonne sonore per il videogioco Neon White pubblicate nel 2022, sviluppate secondo uno stile drum'n'bass e liquid-funk. In quell'occasione hanno smussato gli spigoli di "
U-Void Synthesizer" (2020) e del loro
digital-hardcore che ancora in "...Because I'm Young Arrogant And Hate Everything You Stand For" (2017) suonava violentissimo ma con questo "MG Ultra" recuperano parte di quella miscela esplosiva, declinandola comunque in un
sound che sa essere immediato e ballabile nonostante le distorsioni, le urla e i
glitch.
Più melodie di synth e più acid-house portano l'iniziale "Until I Die" a una danza esagitata e "Nu Nu Meta Phenomena" verso una mutazione
rave degna dei primi
Prodigy fusi con gli
Atari Teenage Riot.
Definito il campo d'azione, l'album scorre con
beat elettronici febbrili,
break violenti e linee vocali spesso urlate o distorte: è questo il caso di "Sick!!!", "Ass2Mars", "Cicadas", l'inno supersonico da
rave di "Schizodipshit", l'esplosivo tech-house sotto steroidi di "Grindhouse" e la miscela instabile di digital-hardcore, drum'n'bass e furia punk-metal di "Psychic Attack".
Inaspettatamente, imitano un pop adolescenziale in "Motherfather", con innesti 8-bit e qualche dose di violenza
metal: questa imprevedibile mutabilità è uno degli elementi che rende spassoso l'ascolto dell'album, anche quando non inventa nulla di particolarmente nuovo.
"Just Because You Can" prende una strada diversa, una drum'n'bass dall'attitudine
punk e dalla tensione asfissiante, e "Hot Lizard" opta per una strofa più suadente prima di esplodere in un
crossover degno del nu metal di inizio millennio: variazioni su un modello comunque riconoscibile, che frulla riferimenti tra elettronica sfrenata, metal contaminato e rumore, delineando un'estetica fatta di violenza, anime,
Internet culture e videogame.
"MG Ultra" non è il loro album più abrasivo, né quello che ridefinisce il loro
sound, suona piuttosto come un compromesso tra le recenti e più addomesticate colonne sonore e un passato spigoloso e muscolare, che conservava ricordi
grindcore. È divertente, prodotto con attenzione e dinamismo, scorre via veloce e si riascolta volentieri, ma se cercate qualcosa di più nel campo dell'elettronica aggressiva, potete passare oltre.
11/11/2024