Seefeel

Dopo l’inatteso ritorno a ben tredici anni dall’ultimo disco, il 2024 regala un ulteriore tassello breve firmato Seefeel. Non una pubblicazione pienamente autonoma, ma una raccolta di sette tracce estratte dalle stesse sessioni di registrazione, da considerarsi una sorta di espansione dell’ottimo lavoro prodotto. Coadiuvato in cabina di regia da Simon Scott degli Slowdive, Mark Clifford spinge quella che ormai è essenzialmente la sua creatura - anche se ancora cointestata con Sarah Peacock - verso orizzonti ambient-dub in parte già presenti in “Everything Squared”.

Qui le pulsazioni rallentano e si fanno più profonde, il suono si diluisce scorrendo flessuoso, inglobando frasi melodiche dei brani dell’Ep uscito a metà anno. Ogni asperità viene smussata, è esaltato l’andamento ipnotico e alla componente vocale è dato minore spazio. Scompaiono i rimandi ambient-techno a favore di formulazioni nebulose fino all’impalpabile, solo sporadicamente percorse da intersezioni ruvide (“Nerve Chasms”).

Pur mantenendo un chiaro legame, il disco non suona come una mera rimodulazione del materiale precedente, offrendo invece una diversa prospettiva che indica come quelle forme sarebbero potute evolvere per approdare a paesaggi assonanti eppure profondamente differenti. Di certo meno definito, ma sempre accattivante.

30/12/2024