Un universo incantevole. Fiabesco. Dove l’Hardanger fiddle di Apneseth trasporta l’ascoltatore in una dimensione onirica ricca di suggestioni. Il musicista norvegese si è fatto apprezzare nel mondo della musica colta, del jazz e del folk, cercando di abbattere le frontiere fra questi generi. L’ultima incarnazione della sua band è un supergruppo di undici musicisti straordinari. Ritrovatisi tutti insieme nell’Amper Tone studio di Oslo, Norvegia, nell’agosto del 2024 per registrare le sei tracce di “Song Over Støv”. La lista è incredibile: Mats Eilertsen (contrabbasso), Hans Hulbækmo (batteria, percussioni), Veslemøy Narvesen (batteria, percussioni), Selma French Bolstad (Hardanger fiddle e voce), Helga Myhr (Hardanger fiddle e voce), Rasmus Kjorstad (Hardanger fiddle, octave fiddle, fiddle, voce), Henriette Eilertsen (flauti), Anja Lauvdal (keys, synth, reed organ), Rolf-Erik Nystrøm (sassofoni) e Frode Haltli (fisarmonica).
L’album “Song Over Støv” è nato su commissione da parte dell’ Oslo World, uno dei più importanti festival europei. Le mani fatate di Bård Ingebrigtsen si sono occupate del mix, mentre la produzione è stata dello stesso Apneseth insieme ad Anja Lauvdal. "Ciò che conta per me” - è Erlend a parlare - "è che i musicisti avvertano un senso di appartenenza alla musica, che si sentano integrati in essa e siano in grado di esprimersi a modo loro. Quindi, tendo a comporre più per personalità musicali che per strumenti in senso tradizionale: persone che credo scopriranno qualcosa nella musica che offro loro."
L’omonima “Song Over Støv” è una sinfonia corale che traghetta le teorie afrodeliche di Mingus tra le onde impetuose di Rabih Abou Khalil: una meraviglia. “I violini tendono a essere un po' sovrastati negli ensemble più grandi, quindi è stato davvero confortante averne altri tre nella 'mia' band. Con un quartetto di violini Hardanger mi sono anche sentito più a mio agio nell'includere elementi più specifici della tradizione rispetto a prima. Mi piace molto suonare all'unisono e lasciare che le cose si ripetano nel tempo, il che potrebbe derivare dal mio background”.
“Spring”, che in norvegese significa "corri" è la festa della Natura che rinasce e si fa vita. Un’altra prova della sorprendente coralità della band di Apneseth.
11/05/2025