Curro Fuentes & The Big Band

"Cartagena!" è la storia di José Maria "Curro" Fuentes, il figlio più giovane della famiglia che diede vita e lustro alla più importante (nonché la prima) casa discografica colombiana: Discos Fuentes. Creata nel 1934, la label divenne nel tempo una sorta di Motown locale; durante il suo periodo più fortunato, fra il 1962 e il 1972, Curro Fuentes produsse molte delle principali orchestre e musicisti del proprio Paese. Attraverso il suo lavoro, gli artisti posti sotto contratto produssero un sound unico e particolare, miscelando gli stili della propria terra (cumbia, porro, mapalé), con la trascinante musica salsa, delineando uno stile che diverrà seguitissimo in tutta la zona caraibica. Una sintesi che, partendo dal folklore locale, dai canti e i balli tradizionali che rappresentano la storia popolare della Colombia, con le ovvie influenze afro, si sposò con altre contaminazioni (evidentissime almeno quelle jazz) che contribuirono ad aprirla verso la modernità. Diciannove di quelle leggendarie registrazioni sono oggi raccolte in questo disco, e per la prima volta vengono pubblicate fuori dal territorio colombiano.

Da quando Ry Cooder realizzò il progetto "Buena Vista Social Club" le attenzioni sulle musiche tradizionali del Mar dei Caraibi si sono moltiplicate, e oggi un disco come "Cartagena!" può legittimamente ambire a essere considerato (e consigliato) non soltanto agli oltranzisti delle sonorità latine, ma a tutti coloro che ricerchino con curiosità le mille sfaccettature dei "suoni dal mondo". E anche se l'interesse circa salsa e dintorni non è più intenso come alcuni anni fa (gli italiani sono insieme agli spagnoli i migliori ballerini europei nel campo dei balli sudamericani), non può che essere benvenuto un prezioso lavoro d'archivio che ci riporti alle radici di certi suoni, lasciando emergere gemme sconosciute, altrimenti destinate a restare per sempre nell'oblio, patrimonio esclusivo di pochi.

I nomi che contrassegnano questa formidabile compilation sono tanto improbabili quanto ignoti (ne cito uno a caso: Homero Y su Combo con Pacho Galan Y la Sonora Curro), ma individuano alcune fra le migliori big band dell'area, le quali fra stuoli di fiati, ritmiche incalzanti e anfetaminiche (la scuola di Tito Puente?) e pianoforti imprendibili, creano musicalità perfette non soltanto per il mero ascolto, ma soprattutto per il ballo ed il divertimento. E non c'è un solo momento di flessione, tanto che "Cartagena!" potrebbe essere considerata per i novizi la perfetta introduzione ai suoni dei Caraibi. Partite da qui se avete l'intenzione di costruire una piccola discografia che raccolga il meglio del genere. Qualora riusciste a reperire la rarissima versione su vinile, avreste la possibilità di collezionare un'ulteriore bonus track: "El corronchon - chon" di tale Pipe Guarin Y sus Sabaneros.

17/03/2011