Dale Cooper Quartet & The Dictaphones

Metamanoir

2011 (Denovali)
dark jazz

Parafrasando una pubblicità di qualche tempo fa, Denovali vuol dire fiducia. L'ennesima chicca dell'etichetta tedesca è questo secondo album del quartetto bretone, per l'occasione affiancato da un nutrito collettivo di ospiti riuniti sotto il nome di Dictaphones.

Uno pensa alla Bretagna e comincia a visualizzare venti freddi, ruderi di abbazie, echi di onde che s'infrangono su lontane scogliere. Le stesse immagini vengono evocate da questo "Metamanoir", introdotto da una tromba tenebrosa che taglia il silenzio lentamente, quasi fosse uno dei fantasmi di "Bitches Brew". La batteria spazzolata con parsimonia che supporta fiati oscuri e chitarre dilatate ("Eux Exquis Acrostole"), o i beat ossessivi di basso e percussioni che emergono dai feedback ("Mon Tragique Chartreuse"), fanno venire alla mente i Talk Talk di "Laughing Stock".
Il pregio di quest'opera è quello di riuscire a fondere in una base jazz elementi inconsueti per il genere: "Le Implacable Gentilhommière" sfoggia una tagliente chitarra distorta su campionamenti trip-hop, "Elle Agréable Rendez-Vous De Chasse" è una nenia psichedelica adagiata su trame di archi, "La Terrible Palais" è una traccia ambient-drone caratterizzata da campane orientaleggianti e un cantanto indolente.

Era dall'omonimo album dei For Carnation che non ascoltavamo qualcosa in grado di portare lentamente l'ascoltatore in uno stato d'ipnosi con canzoni prive di strutture convenzionali.




Album Preview

26/12/2011

Tracklist

  1. Une Petit Cellier
  2. Eux Exquis Acrostole
  3. Ma Insaisissable Abri
  4. Sa Prodigieux Hermitage
  5. Le Implacable Gentilhommière
  6. Elle Agréable Rendez-Vous De Chasse
  7. Mon Tragique Chartreuse
  8. La Terrible Palais
  9. Il Mélodieux Manoir

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