Luigi Madonna

011

2011 (Material)
techno

Che la scuola partenopea sia da sempre la vera culla technoide del Belpaese, è ampiamente risaputo. Non si contano i talenti in circolazione. La pulsazione non conosce sosta. Napoli è allo stesso tempo meta e fucina di fuoriclasse. E se la mente suggerisce Detroit, il cuore vola dritto verso Chicago. Un mix perennemente accattivante, ma che nasconde dietro l’angolo ben più di una difficoltà. Perché se è vero che l’intrattenimento puro trova nel beat in cassa dritta il suo snodo focale, è altrettanto vero che i sensi necessitano di inventiva, da gestire possibilmente con parsimonia e far vibrare all’occorrenza.

Luigi Madonna, rampante dj-producer venticinquenne, è tra i nomi più caldi del circondario partenopeo. Appena quattordicenne muove i primi passi alla discoteca Impero II di Licola (Napoli). Sono gli anni della house e delle movide in salsa deep. Di lì a poco, il suo istinto muta verso la techno minimal più assordante, entrando in pianta stabile nel giro di producer più navigati del calibro di Joseph Capriati, Par Grindvik, Dominik Eulberg, Argy, Ben Sims, giusto per citarne alcuni. Una mole di gettoni importanti correlata a una costante ispirazione che lo proietta nel posto giusto al momento giusto. Ad annusare subito le potenzialità del ragazzo, è la benemerita Loose Records di Rino Cerrone, pronta a scommettere più di un cent sul giovane talento. Così, "Madonna Ep" segna a pieno titolo l’ingresso di Luigi Madonna nell’universo techno. Un successo per certi versi annunciato, che intensifica l’attivismo live del producer campano, richiesto nei locali di mezza Europa alla stregua di tanti altri valevoli rampolli.

“011”, pubblicato su Material Limited, mostra più di uno sguardo in avanti nel delicato processo di addolcimento della matassa pulsante in linea retta attuato dal ragazzo. È techno asciutta, ben calibrata, mai obliqua. Madonna modella le sue strutture incalzando come un forsennato, fino a dileguare il groove in una spirale cibernetica (“Bad People”). L’attitudine minimal è gradualmente ridotta. E in tracce come “Over My Mind” ci si consola ondeggiando come farfalle, senza pretendere ulteriori accelerazioni. La più analitica “Roast Chitchen” farebbe gola a un Mathew Jonson versione “Marionette”.

Senza ulteriori giri di parole, “011” è solo un assaggio del bagaglio tec(h)nico espresso da Madonna, e pare siano già pronti ulteriori assi da sganciare.

Da cullare sotto la cassa.

03/05/2011

Tracklist

1. Open Your Eyes
2. La Rue Menin
3. Bad People
4. 2nice Day
5. Over My Mind
6. Roast Chitchen

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