Bosse-de-Nage

All Fours

2015 (Profound Lore)
post-black-metal

Gli ingredienti principali della musica dei Bosse-de-Nage sono la paura e l’orrore, sensazioni che sull’omonimo disco riuscivano a trasmetterci attraverso un impasto sonoro luciferino e angoscioso. Nel corso degli anni, però, il loro black-metal si è attestato su posizioni sempre più “post-“.

“All Fours”, opera numero quattro della loro carriera, prosegue dunque nel solco del precedente “III”, ma con soluzioni meno scientifiche. A cominciare dal chiasso assordante di “At Night”, si viaggia attraverso linee chitarristiche in tremolo ed esplosioni di furia che richiamano alla memoria anche l’estetica screamo. Anche gli interludi promettono nulla di buono e, quanto covano tra le pieghe di frasi disadorne, lo lasciano deragliare lungo epiche ascensioni. Dal canto loro, le trame crepuscolari e ruvide di “The Industry Of Distance” preparano il terreno per un susseguirsi di drammatiche espettorazioni emocore.

Si diceva del lento ma inesorabile avvicinamento della band di San Francisco verso soluzioni sempre più ibride. Ebbene, se il nome degli Slint è un’ombra che si allunga un po’ dovunque, è soprattutto nella prima parte di “Washerwoman” che la spiderland si riconosce senza veli, con quel suo distaccato esercizio intellettuale su emozioni e nevrosi (anche il cantante Bryan Manning sta al gioco e imita l’algido recitato di Brian McMahan), un esercizio che i Nostri ripeteranno anche nella prima parte di “The Most Modern Staircase”, indugiando in arpeggi desolati e minimalisti.
Se “In A Yard Somewhere”, invece, le cose diventano più ordinarie, “To Fall Down” sfoglia l’album dei ricordi e ripiomba nella più cupa disperazione.

29/04/2015

Tracklist

  1. At Night
  2. The Industry Of Distance
  3. A Subtle Change
  4. Washerwoman
  5. In A Yard Somewhere
  6. To Fall Down
  7. The Most Modern Staircase

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