Arto Lindsay

Arto Lindsay

Arthur Morgan “Arto” Lindsay nasce in Virginia nel 1953 ma cresce tra gli Stati Uniti e il Brasile per via del lavoro dei genitori. Considerato uno degli intellettuali della musica rock, artisticamente è influenzato dal tropicalismo di Caetano Veloso e Gilberto Gil, dal free jazz e dalla musica sperimentale statunitense, inclusa quella di marca no wave, della quale diverrà uno degli interpreti.
Arto si affaccia sul panorama musicale quando all’inizio degli anni Ottanta fonda, insieme al tastierista Peter Scherer, la band dance-pop Ambitious Lovers. Il primo album della band è "Envy", del 1984, disco dal ritmo elegante che bilancia perfettamente le tendenze rumoriste dell’artista e le influenze della musica tradizionale brasiliane. "Envy" viene seguito da "Greed" nel 1986 e "Lust" nel 1991.

Durante gli anni Novanta Lindsay si lascia coinvolgere ancora di più dalla corrente musicale brasiliana e inizia a collaborare con luminari del genere come Tom Zè, Marisa Monte e Joao Gilberto che lo portano a pubblicare il primo album sotto il suo unico nome. Rilascia "Aggregates 1-26" nel 1995 che si presenta come una collezione di brani d’avanguardia che si affermano come lo standard per il genere rumorista. Arto pubblica il lavoro successivo, "Mundo Civilizado" per la Bar/None Records, etichetta con cui collaborerà fino al 1998.
Lindsay diventa il primo artista a pubblicare album con l’etichetta discografica di Ani Difranco, la Righteous Babe. Inizia con "The Prize" nel 1999 a cui seguono "Invoke" nel 2002 e "Salt" nel 2004, tutti caratterizzati dalla sua tipica sintesi di musica brasiliana e giri di chitarra avantgarde.

Gli anni successivi sono un susseguirsi di collaborazioni, dal contributo all’album di debutto degli Anarchist Republic of Bzzz, all’esibizione a Rio de Janeiro con il batterista jazz Paal Nilssen-Love nel 2013.
Nel 2014 Arto rilascia per Ponderosa Music & Art "Encyclopedia Of Arto", contenente un doppio disco di cui uno con materiale già noto e uno di esibizioni live. Tre anni più tardi, ispirato dal trasferimento in Brasile, fa uscire – sempre per Ponderosa Music & Art – "Cuidado Madame". Si tratta del primo album di inediti in dieci anni, un lavoro in cui Lindsay si avventura nell’esplorazione dei ritmi associati alla religione brasiliana del Candomblé.

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