Soap&Skin

Soap&Skin

Soap&Skin, in pochi anni, si è conquistata il consenso di critica e pubblico per la sua voce unica e per quel modo di interpretare il cantautorato che sfiora l'intimismo più estremo. E' una musicista pura e vera, non ha maschere o filtri e riversa la sua anima nella scrittura in modo totale. La sua musica ha l'essenza di un passo di Pina Bausch, di un dipinto di Käthe Kollwitz, di una fotografia di Francesca Woodman. Riflette qualsiasi espressione artistica si confronti con il tormento interiore, l'angoscia, la violenza, ma, allo stesso modo delle artiste citate, in una maniera peculiarmente femminile.
Soap&Skin è il nome d’arte della musicista e produttrice austriaca Anja Plaschg, classe 1990.

Cresciuta in una fattoria dell’hinterland austriaco, Anja inizia a studiare pianoforte e violino da giovane e per questo si trasferisce a Vienna per continuare gli studi all’Accademia della Belle Arti. Con il suo primo album, preceduto da un Ep di quattro tracce, "Lovetune For Vacuum" (2009), Plaschg mette subito in mostra il suo strabiliante talento di cantautrice e produttrice. Il disco riflette l’animo fragile dell’artista che viene trasportato in musica dando melodia al suo tormento interiore, all’angoscia e alla sua evoluzione e crescita da ragazza a donna.
I temi di "Lovetune For Vacuum" vengono ripresi nel suo secondo album, "Narrow", nel 2012, ma vengono anche inaspriti dalla perdita del padre avvenuta nel 2009. Da "Narrow" viene estratto il singolo “Voyage, Voyage”, cover dell’artista francese Desireless, per essere utilizzato nella colonna sonora del film austriaco "Stilleben", in cui Anja fa il suo debutto come attrice.

Nel 2011 realizza il brano “Goodbye” in collaborazione con il musicista elettronico Apparat, che viene utilizzato prima nell’ultimo episodio della quarta stagione dell’iconica serie tv "Breaking Bad" e poi come sigla di apertura di "Dark", acclamata serie tedesca targata Netflix.
Dopo sei anni dal suo ultimo lavoro in studio di registrazione, Soap&Skin torna nel 2018 con il terzo album "From Gas To Solid/You Are My Friend". Il disco arriva dopo un periodo di pausa dalla scena musicale per l’artista austriaca, che forse proprio per questo è coinvolta in tutti gli aspetti della creazione: "From Gas To Solid/You Are My Friend" viene interamente suonato dalla stessa Anja. Un album decisamente più distensivo rispetto ai suoi standard; un’opera nata tra le mura domestiche e frutto di una ritrovata serenità, giunta con la sopraggiunta maternità. E un titolo, “From Gas To Solid/You Are My Friend”, a racchiudere l’essenza di uno sguardo allargato, non più rivolto prettamente verso se stessa, bensì espanso ad ampie riflessioni esistenziali sul mondo e sulla materia. Un album comunque riuscito, che svela diversi lati più “nascosti” della cantautrice austriaca.

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