Circa duecento persone si sono date appuntamento al Sottoscala Nove di Latina per conoscere di persona una delle rivelazioni più esaltanti del panorama indie rock italiano 2009, i Bud Spencer Blues Explosion, duo romano formato da Adriano Viterbini (chitarra e voce) e Cesare Petulicchio (batteria e voce).
L'ambiente raccolto del locale è l'ideale per stringersi intorno ai due musicisti ed apprezzarli da vicino, cercando di carpire i loro piccoli segreti, il più grande dei quali è come facciano in due a creare quel potente muro di suono che affonda le proprie radici nel rock blues elettrico dei primi anni 70.
Già dai primi riff è evidente come la tecnica chitarristica di Adriano rappresenti la ricerca di una perfetta sintesi fra (con tutto il rispetto, per carità...) Hendrix, Page e i vecchi bluesmen del delta; scopriamo così uno straordinario musicista che di sicuro avrà modo con il tempo di farsi apprezzare da una platea sempre più vasta.
Il suo atteggiamento carismatico, lo strapazzamento dei canoni blues e il piglio energicamente elettrico ne rendono plausibile l'accostamento a Jon Spencer, cosa che conferma la ragionevolezza nella scelta della ragione sociale del duo.
Cesare dal canto suo è tutto il contrario del timido gregario: la sua batteria è co-protagonista del sound della band, con la rocciosità dell'andatura e i fulminei controtempi.
Gran parte della scaletta serve a promuovere il recente secondo disco del duo, così fanno bello sfoggio le esplosive (è proprio il caso di dirlo) "Mi sento come se...", "Esci piano", "Fanno meglio", "Frigido" e "Blues 2".
Spesso le tracce vengono legate fra loro da dirompenti soli di Adriano, il quale mostra una tecnica assolutamente sopra la media.
Il fatto di essere in due facilita l'intesa, e allora basta un'occhiata fugace per gettarsi in impreviste improvvisazioni che rappresentano il vero valore aggiunto rispetto all'ascolto del disco.
I brani più tranquilli e rassicuranti restano fuori, come se i due non volessero interrompere il flusso di dirompente energia che caratterizza l'intero set, senza mai una caduta di tono.
Vengono invece riprese dal primo Ep di due anni fa "Hamburger In Love" e "Blues di merda".
La parte centrale dello show viene utilizzata per testare qualche nuova composizione, e la risposta del pubblico è positiva, anche se la band non lascia trasparire modifiche sostanziali al proprio sound.
Non mancano una manciata di cover che evidenziano una volta di più le radici musicali di Adriano e Cesare: da una parte la vena melodica ben rappresentata dalla trasmutazione sonica di "Insieme a te sto bene" di Lucio Battisti, dall'altra il riferimento costante ai grandi classici con l'impegnativa e coraggiosa rivisitazione della hendrixiana "Voodoo Chile", al cospetto della quale i BSBE non sfigurano affatto.
Ma il momento più acclamato della serata è contrassegnato dalla riproposizione di "Hey Boy Hey Girl", il brano dei Chemicals Brothers che li ha imposti all'attenzione negli ultimi mesi.
Dopo oltre un'ora di rock blues metropolitano e iper-vitaminico i due chiudono il set visibilmente provati, ma più che soddisfatti per l'ottima risposta del pubblico.
Da oggi anche l'Italia ha il suo Jon Spencer.
Trittico
Mi sento come se...
Esci piano
Hamburger In Love
Un mare di problemi
Marmo
Giocattoli
Violette
Fanno meglio
Frigido
Blues di merda
Hey Boy, Hey Girl
Insieme a te sto bene
...... ......
Blues 2
Voodoo Chile