Morrissey soffre di "esaurimento fisico": stop ai concerti. E la Capitol gli blocca il disco

28-01-2024
Stop ai concerti per Morrissey. L'ex-leader degli Smiths, attualmente residente a Zurigo, in Svizzera, è “sotto controllo medico per esaurimento fisico“ ed è stato quindi costretto a cancellare una serie di show in programma a Los Angeles. Sono quindi saltati i due concerti previsti il 26 e 27 gennaio in California, all’Honda Center di Anaheim e al Kia Forum in Los Angeles, per celebrare i 20 anni del suo settimo album solista, “You Are the Quarry” del 2004. Niente da fare anche per i prossimi concerti previsti nel tour: il 3 febbraio in Messico, l’8 febbraio a Lima, in Perù, il 10 a Bogotà, in Colombia, il 15 a Santiago del Cile, il 17 a Buenos Aires, in Argentina, e il 22 e 24 rispettivamente a San Paolo e Brasilia, in Brasile.
I profili social dell'artista britannico hanno fornito le motivazioni della cancellazione attraverso un messaggio del suo tour manager Donnie Knutson: "Morrissey sta ricevendo un controllo medico per esaurimento fisico. Gli è stato ordinato di riposare per due settimane e rimarrà a Zurigo". All'ex-frontman degli Smiths è stato prescritto un regime di riposo per due settimane.

Morrissey intanto è alle prese con un contenzioso con la sua ex-etichetta, la Capitol Records, per la pubblicazione del suo prossimo album, “Bonfire Of Teenagers”. Il cantante ha dichiarato che l’etichetta avrebbe rifiutato non soltanto di far uscire l'album ma anche di rinunciare ai diritti di pubblicazione dell'opera, aggiungendo di aver maturato la convinzione che l’etichetta abbia scelto di metterlo sotto contratto con il preciso scopo di sabotarlo.
Di recente, Morrissey era salito alla ribalta delle cronache musicali anche per una sua sortita in cui accusava i media di "cancellarlo dalla storia degli Smiths". Intervenendo sul suo sito ufficiale Morrissey Central, in un messaggio intitolato "Cancel culture begins at home", l'artista inglese aveva difeso il suo ruolo centrale nella sua ex-band per fare fronte alle numerose notizie che – a suo dire – avrebbero sminuito il suo apporto. "C'è un'ovvia tendenza dei media a cancellare il fatto che io sia stato l'essenza centrale degli Smiths, ma tutto ciò non può funzionare perché sono stato io a inventare il nome del gruppo, i titoli delle canzoni, i titoli degli album, gli artwork, le melodie vocali, e tutti i sentimenti dei testi sono venuti dal mio cuore. Quindi è un po' come dire che Mick Jagger non ha niente a che fare con gli Stones".