Sly Stone, leggendario leader degli Sly and the Family Stone, band americana che ha profondamente influenzato lo sviluppo di funk, soul, R&B, rock e psichedelia, è morto all'età di 82 anni. “Con profonda tristezza annunciamo la scomparsa del nostro amato padre, Sly Stone degli Sly and the Family Stone”, ha dichiarato oggi la famiglia in un comunicato ufficiale. “Dopo una lunga battaglia contro la BPCO e altri problemi di salute preesistenti, Sly si è spento serenamente, circondato dai suoi tre figli, dal suo più caro amico e dalla famiglia allargata. Nel dolore per la sua perdita, troviamo conforto nella consapevolezza che la sua straordinaria eredità musicale continuerà a ispirare le generazioni a venire”. La famiglia lo ricorda come “una figura monumentale, un innovatore rivoluzionario e un autentico pioniere che ha ridefinito il panorama della musica pop, funk e rock. Le sue canzoni iconiche hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo, e la sua influenza è tuttora innegabile”. A dimostrazione del suo spirito creativo, mai sopito, Sly aveva recentemente completato la sceneggiatura per una biografia cinematografica sulla sua vita, un progetto che sarà condiviso con il pubblico in futuro e che segue la pubblicazione del suo memoir nel 2024. “Siamo profondamente grati per l’affetto e le preghiere ricevute in questo momento difficile. Auguriamo pace e armonia a tutti coloro che sono stati toccati dalla vita e dalla musica di Sly. Grazie di cuore per il vostro incrollabile supporto”, conclude il comunicato.
Nato Sylvester Stewart a Denton, in Texas, nel 1943, si trasferì in giovane età con la famiglia in California. Qui, a soli quattro anni, iniziò a cantare nel coro della chiesa insieme ai fratelli. Il soprannome Sly nacque per caso, da un errore ortografico di un compagno di scuola. Più tardi, cambiò il suo nome d’arte da Stewart a Stone, seguito dai fratelli Freddie e Rose, che si unirono a lui nella band. Dopo la formazione della band, Sly pubblicò nel 1967 il primo album, "A Whole New Thing". I capolavori, però, arrivarono nei quattro anni successivi: dischi come "Dance to the Music", e soprattutto "There's A Riot Goin' On" e "Fresh", sono tuttora considerati pietre miliari del funk, capaci di influenzare intere generazioni di musicisti. Un mix esplosivo di groove irresistibili e impegno politico, in cui la lotta per i diritti civili si faceva musica.
La formazione originale della band si sciolse nel 1974. L'anno seguente Sly Stone pubblicò il suo album di debutto da solista, "High On You", che vedeva ancora la partecipazione di alcuni membri dei Family Stone. Il loro ultimo disco, "Ain't But The One Way", uscì nel 1982. Indimenticabili le loro esibizioni dal vivo, vere e proprie esplosioni di energia. Su tutte, resta leggendaria quella al Festival di Woodstock del 1969. Tra i brani più celebri degli Sly and the Family Stone — scioltisi definitivamente negli anni 80 — restano pietre miliari come “Dance To The Music”, “Everyday People” e “Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin)”.