Talking Heads, reunion dopo 20 anni a Toronto grazie al restauro del film "Stop Making Sense"

di Redazione di OndaRock
12-09-2023
I Talking Heads si sono riuniti per la prima volta dopo 20 anni, l'11 settembre, al Toronto Film Festival, in Canada, per la proiezione del loro storico film-concerto "Stop Making Sense", diretto da Jonathan Demme e riportato a nuova vita da A24 a quarant'anni dalla prima uscita del 1984. L'esclusiva edizione della pellicola arriverà nelle sale Imax il 22 settembre e nelle sale tradizionali dal 29.
Il frontman David Byrne, la bassista Tina Weymouth, il batterista Chris Frantz e il tastierista/chitarrista Jerry Harrison erano presenti allo Scotiabank Theatre e hanno partecipato al Q&A con Spike Lee. "Il più grande film-concerto di sempre!", l'ha definito il regista di "Fa' la cosa giusta", mentre il pubblico tributava ovazioni alla band. Durante l'evento, i quattro Talking Heads insieme a Lee si sono messi a ballare, mentre il pubblico si godeva le loro esibizioni di "Burning Down The House" e "Once In A Lifetime". Il film è stato anche trasmesso come evento dal vivo Imax in 165 località del Nord America e proiettato anche al BFI Imax di Londra.



"Mentre lo guardavo stasera, ho pensato 'Ecco perché andiamo al cinema'. È diverso dal guardarlo sul mio portatile", ha detto Byrne al pubblico. Il frontman ha anche spiegato perché a Demme fosse stato affidato l'incarico di dirigere il progetto. Byrne ha rivelato che sapevano che era un fan della band e credevano che il loro tour Stop Making Sense "avesse una progressione, una storia" e quindi "ci è venuto in mente che avrebbe potuto funzionare per noi come film".
Nel frattempo, in una recente intervista prima della première, Byrne ha confessato i suoi "rimpianti" per il modo in cui la situazione del gruppo si è sfaldata, ammettendo: "Da giovane non era così piacevole stare con me. Quando lavoravo ad alcuni programmi dei Talking Heads, ero più un piccolo tiranno. Poi ho imparato a rilassarmi, e ho anche imparato che, collaborando con le persone, entrambe le parti ottengono di più se c'è un buon rapporto, invece di dover dire a tutti cosa fare". Byrne ha ricordato che "la fine della band non è stata gestita bene, pur essendo inevitabile che accadesse comunque. Adesso abbiamo un rapporto cordiale - ha raccontato - siamo più o meno in contatto, ma non usciamo insieme".