Ho sempre pensato che il trio londinese fosse una rock band a tutti gli effetti, capace di spunti vigorosi e di comporre canzoni accattivanti sulla scia di un glam-pop su tinte dark, che ha prodotto due album di buon livello ("Without You I'm Nothing" è anche qualcosa di più) e un accettabile disco di transizione. Ma poi? Con "Sleeping With Ghosts" la scrittura, già prima non sempre smagliante, mostra la corda, e la riverniciatina fornita dai nuovi (?) arrangiamenti non basta a nascondere gli evidenti vuoti creativi. Un disco per metà ascoltabile e per l'altra metà da dimenticare, che è tuttavia riuscito nell'impresa di vendere un milione e mezzo di copie, grazie alla consueta e oculata politica dei singoli e dei video, nella gestione dei quali il loro entourage è maestro.
"Squadra che vince, non si cambia", recita un antico adagio calcistico, ed è quello che devono aver pensato Molko e soci cimentandosi nella loro quinta prova. E allora bando al coraggio, e sotto con la fiera dell'autocitazionismo, che spazia (si fa per dire) da pezzi tirati tutto sommato passabili ("Because I Want You", "Drag"), alla riproposizione delle tinte di "The Bitter End", che prendono stavolta le fattezze, manco a dirlo, del nuovo singolo "Song To Say Goodbye", la cui unica nota originale è data dall'essere piazzato in fondo all'album. Abbiamo poi canzoni buone per infiammare le rock arena adoranti in vista dell'imminente tour ("Meds", con VV dei Kills in veste di special guest femminile, e "Infra-red"), e le immancabili ballate per accendini Bic e cellulari d'ultima generazione ("Follow The Cops Back Home", "In The Cold Light Of Morning"), mentre in mezzo troviamo un impalpabile duetto a due movimenti con Michael Stipe ("Broken Promise") e le pavide, ormai consuete concessioni alla tecnologia ("Space Monkey", "Blind"), in cui il buon Brian non rinuncia tuttavia a infilare il fatidico chitarrone, a mo' di polizza assicurativa contro i cali di vendita.
A questo punto, non resta che attendere il nuovo disco di platino, o in subordine l'inaspettato flop che avrebbe il pregio, forse, di smuovere le acque: a scanso d'equivoci, io tifo per la seconda ipotesi. Consigliato solo ai fan.
(22/12/2006)