È sempre riconoscibile l'istinto, il passo agile, le facilità/felicità compositive, l'abilità in studio. La creatività e la passione sovrabbondano, da indurre a pensare si tratti di un gruppo affiatato e non più di un autore solista: così è, Bryan si correda di quattro abili seguaci alla sua altezza, battezzando la band (con sede a Brooklyn) col nome del proprio fortunato esordio: "The Shredding Tears".
Pur non conseguendo l'ingegnoso equilibrio ammirato nello scorso appuntamento, parliamo di un songwriter dal tratto distinto; un art-pop esuberante, trait d'union tra Todd Rundgren, ELO e Of Montreal. Nel concept "Flight Of The Knife", Scary accentua il gusto visionario e una melodica baldoria "felliniana", che accumula miriadi di idee ma anche buoni spunti grezzi. La forma-canzone ortodossa è costantemente attentata, oggetto di deviazioni variopinte e distorsioni divertite, grandeur fanfarona e graffiante citazionismo. Si resta abbagliati e un po' provati, innanzi a un tripudio melodico di sì vasta portata e dall'effetto cinemascope; proteso d'istinto sempre oltre gli argini preposti, ma sempre coscienziosamente ideato, senza mai sfigurare la prospettiva.
(16/04/2008)