Prurient

And Still, Wanting

2008 (No Fun Productions) | harsh-noise, power electronics

Ogni tanto, bisogna pensarci: l’inferno è tutt’altro che una realtà ultraterrena. L’inferno è già su questa terra, c’è poco da stare lì a tirare fuori le solite fesserie dogmatiche. Cos’altro potrebbe spingere, infatti, un musicista come Dominick Fernow (in arte Prurient) a scrivere musica così terribile e inumana come quella contenuta in “And Still, Wanting”, nuovo dispaccio dalla terra dei suoi tormenti?

Oscuro, impenetrabile, minaccioso, disperato: questo è un disco che, pur con qualche difetto di “forma”, asfissia l’anima dall’inizio alla fine, dimostrandoci quanta “poesia” si celi dietro le stentoree colate di rumor bianco. La memoria ce lo ripete: la vita svanisce lentamente. Colonna sonora: un sudario di harsh-noise trafitto da altisonanti comparsate del solito pazzoide di turno… (“Memory Repeating”). Ma la vita, nel frattempo, è un’odissea tutta da gustare. E la traversata di tutti gli oceani tempestosi, comunque vada, sarà “epica”, meglio ancora se guidati da un Ulisse fuori di senno, divorato dal cancro dell’anima.
Vi sembrerà impossibile, eppure c’è una nostalgia sibillina a mantenere intatto il “candore” lirico di queste aberrazioni sonore, facendo leva su melodie inafferrabili scolpite nel/dal diluvio senza tregua (“Returning Truth”).

Più che risuonare imperiosa, questa musica intende raccontare di una disperazione senza fine, di quelle che attanagliano le ossa come una colonia di vermi voracissimi. Dipingendo la morte dentro il grembo della vita, Fernow fa del nichilismo l’unica cura possibile contro la più crudele delle malattie…(“Subject”). E l’espressionismo prosciugato di “Total Terrorism”, il suo vessillo nero, la sua “verità” sul degrado morale possono, così, senza traccia di ipocrisia, lasciare spazio anche all’invocazione del Maligno, con conseguente soddisfazione circa l’incenerimento della Speranza.

Ma in fatto di crudeltà e devastazione, è, comunque, “Lust End” a portare impresso il sigillo del capolavoro. “Lust End” sembra un brano di black-metal suonato dentro una lavatrice; qualcosa, insomma, come l’apocalittica visione dei Nachtmystium di “The Antichrist Messiah” stuprata da ignobili power electronics (roba che molti cazzari del cosiddetto weird black-metal scapperebbero dalla mamma con la cacca nelle braghe…). Ma dietro l’apparenza terroristica, c’è solo – lo si ascolti! – un dolore tremendo (le urla e le lacrime, proiettate lungo una parete di cocci di vetro, deformate, come in una catena di montaggio fuori controllo). “Lust End” è una ferita sanguinante che svuota l’anima attimo dopo attimo… Qualcosa di veramente pauroso: ascoltatelo il giorno del trapasso. Questa vita non vi sembrerà, poi, così importante…

Non resterà, poi, che filmare al ralenti il crollo di tutto, con tanto di requiem “terminale” (squarci celestiali e freddure blasfeme) solcato da lampi di feroce rassegnazione (“Strict Ideas”). Giusto un attimo dopo, poi, un interminabile tunnel degli orrori. Nessuna luce alla fine. Nessuna fine. Il buio e il silenzio agghiacciante (“Incense And Rubber”).

(13/04/2008)

  • Tracklist

1. Memory Repeating
2. Returning Truth
3. Subject
4. Lust End
5. Total Terrorism
6. Strict Ideas
7. Incense and Rubber

Prurient su OndaRock
Recensioni

PRURIENT

Casablanca Flamethrower

(2020 - Tesco Organization)
La nuova fatica di Dominick Fernow tra dosi massicce di rumore, violenza, incubi urbani e contorte strutture ..

PRURIENT

Rainbow Mirror

(2017 - Profound Lore)
Il progetto noise compie vent'anni con una monolitica summa dark-ambient

PRURIENT

Frozen Niagara Falls

(2015 - Profound Lore)
Tra mesto distacco e lucido martirio, Mr. Fernow torna con uno dei suoi lavori più ambiziosi

PRURIENT

Through The Window

(2013 - Blackest Ever Black)
Mr. Fernow approfondisce le sue indagini in pieno territorio minimal-techno

PRURIENT

Oxidation

(2012 - Hospital Productions)
Titanismo harsh-noise in uno dei dischi più brutti di Dominick Fernow

PRURIENT

Wrapped In The Flame Of Illusion, Masked In The Clay Of Behavior

(2012 - Dais Records)
Ancora un lavoro minore per il musicista americano, nato durante la realizzazione di "Bermuda Drain" ..

PRURIENT

Tiger Smells a Corpse

(2012 - Hospital Productions)
Dominick Fernow ancora alle prese con la materia urticante dell'harsh-noise

PRURIENT

Bermuda Drain

(2011 - Hydra Head)
Dopo l'esperienza con Cold Cave, Dominick Fernow rinnova il suo sound, mostrando ancora poca convinzione ..

PRURIENT

Annihilationist

(2011 - Hospital Productions)
Dominick Fernow ritorna con una cassetta di un'ora contesa tra droni rumoristi e power-electronics ..

PRURIENT

Rose Pillar

(2009 - Heartworm Press)
Disco piuttosto sottotono per il noiser americano

PRURIENT

Arrowhead

(2008 - Editions Mego)
Divertissment estemporaneo e superfluo per Dominick Fernow

News
Prurient sul web