Long Distance Calling

Per sopravvivere nel super-affollato panorama post- di questi anni due sono le strade: saper fare cose interessanti e/o originali (raro) oppure sapere ricalcare i passi dei maestri del genere con bravura e capacità di scrittura. Ci vuole personalità, in una parola. Nel caso del giovane quintetto teutonico Long Distance Calling di personalità pare essercene a sufficienza per non passare (troppo) inosservati tra le sempre più numerose nuove leve che proliferano nel genere e nei suoi confini.

"Avoid The Light" è un disco ben scritto, suonato e prodotto, che cerca di compiere con solida eleganza il suo viaggio cinematico e introspettivo nelle coordinate strumentali di Isis, Cult Of Luna e Mogwai. Le dinamiche heavy e progressive dei primi vengono infatti generalmente addolcite con una robusta dose della naturalezza emotiva dell'imprescindibile band scozzese. Si creano dunque grandi spazi nei quali le composizioni della band tedesca hanno modo di districarsi attraverso lunghe ondate di suoni che già esprimono una certà maturità e chiarezza di intenti, oltre che efficacia dinamica e melodica, a cominciare da una splendida "Apparition".

Da qui in poi l'album si snoda granitico, senza riservare grandi sorprese, ma offrendo in ogni caso episodi di valore (sparsi soprattutto in "I Know You, Stanley Milgram!" e "Sundown Highway"). Nel cuore del cammino fa macchia "The Nearing Grave", episodio che spicca non tanto per l'aumento di intensità e distorsioni, quanto per essere un tentativo di sposare alle tessiture post-metal una vera e propria canzone, strofa/ritornello con tanto di vocals (gentilmente fornite da un ospite d'eccezione quale Jonas Renske dei Katatonia). Unico episodio cantato che pare una possibile evoluzione nelle corde di una band la cui proposta è ancora timida e senz'altro da migliorare, ma il cui nome può essere tranquillamente segnato tra le promesse che si spera il futuro saprà mantenere.

P.S. A dispetto del titolo, si approfitti di questo album per gettare una luce sull'interessante scena post-rock tedesca, in particolare su nomi quali Late Night Static, Gruenewald, The Autumn Bird, Sidewaytown.

24/04/2009