I Mesmerico sono una delle più interessanti realtà emergenti del panorama musicale napoletano. Questo possente duo per chitarra elettrica e batteria giunge a inizio 2009 al proprio esordio discografico, "Magnete", edito dalla Octopus Records e registrato da Giulio Favero (Teatro degli Orrori). Le coordinate lungo cui si muove la band sono ormai ampiamente definite: trattasi di un violento cingolato sonoro diviso fra potenza bruciante (hardcore, metal) e pulsioni avant, avente quale referente principale Mike Patton.
E' una musica assai muscolare - come testimonia quella scheggia impazzita di "Rasoterra" - ma che assai di rado si limita soltanto a detonare. La title track, ad esempio, è un inno squarciato, volutamente sghembo, incespicante, distorto dalle contaminazioni elettroniche. Non parliamo certo di un disco lineare: il suo cuore vulcanico si presta a continui sbalzi di ritmo e movimento, forse talvolta eccessivi, non completamente a fuoco e/o poco personali ("Superponte verde", "Palazzi").
Il cervello non domina ancora gli spasmi del corpo, ma i Mesmerico rimediano in sede d'animo. "We Live In The Paradise" è un coro angelico invaso da perturbazioni elettroniche e da queste tramutato in demoniaco, con tanto di passo pesante di chitarra. "Lagher" sono sei coinvolgenti minuti di celebrazione per organo, elettronica e colpi di batteria.
E' il lato emozionale, anche qualora brado - l'epilessi di "Silos" - a rappresentare il valore aggiunto di un disco che, seppur non riesca a tirar fuori del tutto il valore della band, fornisce una buona descrizione dei suoi pregi.
17/03/2009