Un viaggio in una realtà aliena e distorta, quello di Graham Lambkin (ex The Shadow Ring) e Jason Lescalleet. Fonti sonore manipolate che restituiscono un’immagine sinistra e misteriosa della notte (“Because The Night”), tra feedback che scivolano lungo tunnel senza fine (“Layman's Lament”) e qualche briciolo di melodia (“Color Drop”). Il problema, però, è rappresentato da una serie di momenti del tutto velleitari, come i rumorismi e le texture ermetiche di “69˚ F” e “68˚ F”, l’universo subsonico di “67˚ F” e le perlustrazioni “sommerse” di “Air Pressure” e della title track.
Insomma, pochissima sostanza e moltissimo fumo.
20/12/2010