Garbo è un personaggio che in troppi continuano a ricordare esclusivamente per ciò che realizzò nel primo periodo della propria carriera, inaugurata nel 1981 dal fortunato "A Berlino . . . va bene". Fra apparizioni nelle classifiche di vendita, al Festivalbar e persino alla sagra sanremese, il cantautore milanese tentò di sdoganare presso il grande pubblico le atmosfere decadenti di diretta derivazione new wave contenute nelle sue composizioni.
Garbo, con quella voce costantemente a cavallo fra Sylvian, Ferry e Bowie, ha poi proseguito senza interruzioni il proprio percorso artistico, mantenendosi su standard sempre rispettabili, ma ritrovandosi inspiegabilmente ai margini del giro che conta.
Per festeggiare i trent'anni di carriera è uscito da qualche mese il ricco cofanetto a tiratura limitata e autografato "L'altra zona", focalizzato sulla seconda parte della discografia del cantautore milanese.
Il box contiene sei album in studio rimasterizzati (suddivisi in tre cd audio più un quarto con mp3 ad alta risoluzione) e un Dvd con videoclip, esecuzioni live e una lunga intervista risalente al 1991.
I primi tre cd sono dedicati ai lavori degli anni 90: "Macchine nei fiori" (1993), "Fuori per sempre" (1995) e "Up The Line" (1997).
Il quarto disco contiene la cosiddetta trilogia cromatica, tutta sviluppata nello scorso decennio: "Blu" (2002, l'unico disco di Garbo realizzato con la Mescal di Valerio Soave), "Gialloelettrico" (2005) e il più recente "Come il vetro" (2008).
Superfluo sottolineare come tutti gli album siano di ottima fattura, densi di materiale sopraffino (un titolo fra tutti: il meraviglioso sensual pop di "Chi sei" su "Come il vetro"), spesso con ospiti importanti, vedi Morgan e Boosta su "Gialloelettrico".
Nei due decenni analizzati dal box si può notare come Garbo viri dalle algide atmosfere degli esordi verso un cantautorato maturo, in grado di strizzare l'occhio ora a un pop musicalmente fruibile, ora a certo indie-rock colto, colorandolo di un'elettronica mai scontata e di testi tutt'altro che banali.
Realismo metropolitano, istantanee di vita vissuta, sguardi su piccole, a volte fragili esistenze: il mondo di Garbo è questo.
Se nei primi anni 80 poteva risultare troppo "avanti" per aggiudicarsi il conforto del grande pubblico, oggi non può non entrare a pieno titolo nel novero degli artisti di riferimento dell'ultimo trentennio, alla luce del fatto che tanti musicisti italiani sono cresciuti ascoltando le sue canzoni.
Non vedo perché Garbo debba ritrovarsi in seconda linea rispetto ai vari Benvegnù o Parente di turno, quegli artisti che da tutti vengono considerati eternamente (e meritatamente, per carità) intoccabili.
"L'altra zona" è un cofanetto che oserei definire fondamentale, impreziosito per di più dalla presenza di tre inediti e di un libretto di ventotto pagine ricco di foto inedite.
13/06/2011
Macchine nei fiori (intero album)
CD 2:
Fuori per sempre (intero album)
CD 3:
Up The Line (intero album)
CD 4:
Blu (intero album)
Gialloelettrico (intero album)
Come il vetro (intero album)
+ 3 inediti:
Gira in continuazione
In controluce
Quando cammino
DVD:
No
Chi sei
Un bacio falso
Vorrei regnare
Il fiume
Quanti hanni hai?
Up The Line
Ondaelettrica
Forse
Grandi giorni
Voglio morire giovane
Quando cammino
+ intervista del 1991
+ bonus video