Un sound fortemente influenzato da Violent Femmes e Talking Heads (ascoltate un po' "Drivin' In My Car"), ma dal quale traspira soprattutto l'amore e la devozione per i Pixies - sia nella variante inglese ("Milk Legs", "Weak Love") che spagnola ("Mexican Requiem") - che vengono omaggiati persino nei titoli ("Where Is My Heart?" richiama chiaramente "Where Is My Mind?"). Il cantato è ancora in lingua inglese e le atmosfere decisamente lontane da quello che risulterà il loro disco più fortunato, quell'"Andate tutti affanculo" che nel 2009 li imporrà sul territorio nazionale come una delle migliori band alternative italiane.
In questo "Visited By The Ghost ..." si iniziano a scorgere i primi germogli di un lavoro che con il tempo si dimostrerà assolutamente gratificante. La band mostra grande duttilità, alternando i variegati aromi alt-rock di derivazione nineties a deliziosi siparietti country-folk (l'accoppiata "Chicken Factory"-"Jack Is American"), sofferti blues (la conclusiva "HF Modulator Blues") e riuscitissime dichiarazioni d'intenti. Il titolo della programmatica "Folk Punk Rockers" (che apre la tracklist) è la migliore sintesi possibile del genere che il trio dimostrerà col tempo di voler produrre.
Ci vorrà però il disco seguente, "Doctor Seduction", pubblicato nel 2004, per iniziare a far parlare in maniera più diffusa della band. Nel frattempo, Karim Qqru avrà preso il posto di Teskio e gli Zen Circus inizieranno a preparare il grande salto. Oggi riascoltiamo i loro esordi (pur con tutte le inevitabili ingenuità) grazie a questa ristampa in digipack immessa sul mercato dalla Black Candy. L'unica pecca è quella di non proporre bonus track rispetto alla selezione originale: una manciata di outtake del periodo sarebbe stata un degno completamento dell'opera. "Visited By The Ghost Of Blind Willie Lemon Juice Hamington IV" si dimostrerà comunque una lieta sorpresa per tutti coloro che poco conoscono le prime mosse della formazione pisana.
(10/05/2011)