Possente: questo è l'aggettivo più consono per descrivere l'esordio discografico di un trio che si presenta con chiarezza di intenti sin dal nome prescelto. Suoni potenti e deflagranti, in otto tracce strumentali che rappresentano un naturale incrocio tra i riff più oscuri dei Black Sabbath, le derive heavy hardcore dei primi Motorpsycho e gli atteggiamenti sonori dello stoner figlio dei Kyuss.
Gli Elephante producono una montagna sonora compatta e ben definita, in grado di scardinare persino le orecchie degli ascoltatori più disattenti. Il protagonista principale è senz'altro Manuel Ponzani, il guitar hero che ha concepito tutti i riff, uno dei chitarristi che potrebbe rappresentare il futuro della scuola hard psych nazionale. Alla sue spalle siede Massimiliano Bergo, stimatissimo e storico batterista dei Senzabenza, la band italiana che più di ogni altra si è avvicinata al mood dei Ramones, arrivando a raccogliere sperticati consensi anche fuori dai confini nazionali. Al basso completa il devastante trio la presenza del granitico Luciano "Gux" Robibaro.
La mirabolanti jam session che producono sul palco vengono imbrigliate su disco in costruzioni dalle trame definite e ordinate, evitando quelle lungaggini che avrebbero minato seriamente la fruibilità di un prodotto che invece scorre bene, consigliato in particolare ai seguaci del rock tendente al metal (ma sempre attento alla radice hard blues zeppeliniana). Già la prima traccia è programmatica dei contenuti dell'album, sia nelle sonorità, sia nell'eloquente titolo: "Louder". Il resto della scaletta si pone sul medesimo filone psych-metal, centellinando anche qualche momento più atmosferico. I titoli sono nomi comuni di animali, quasi sempre associati a un'idea di imponenza: "Elephante", "Yak", "Bull".
Accordature basse, gain a palla, un muro di amplificatori sparato in faccia all'ascoltatore, drumming micidiale e preciso ed ecco che il gioco è fatto. "Elephante" è un esordio duro e puro, un monolite coraggioso e tutt'altro che commerciale, sia per il sound proposto, sia per l'opzione di non inserire parti cantate, per lasciare la musica come unica unità espressiva. Resta comunque una proposta più accessibile rispetto alle produzioni di Zu o Zeus!, tanto per citare un paio di nomi di casa nostra. In programma c'è già un tour in Nord Europa, dove i loro suoni saranno particolarmente graditi. Ma siamo certi che anche nell'area mediterranea si parlerà presto di loro. Elephante Louder Rock!
07/02/2012