Tom Krell e i suoi How To Dress Well sono il frutto delle nuove opportunità del transumanesimo elaborato da Raymond Kurzweil, dove la tecnologia e le scienze alternative danno origine a una nuova forma di spiritualità affidata alle macchine.
I primi passi discografici, affidati a mini-album in formato digitale, svuotavano il soul e il rhythm and blues di ogni presenza fisica: come un fantasma della generazione lo-fi, Tom Krell si aggirava tra gli incubi ricorrenti della muzak contemporanea, dando origine a un distillato lussuoso in bilico tra gioia e malinconia.
Terza prova discografica in formato fisico (dopo l'album "Love Remains"del 2010 e l'Ep "Just Once" del 2011), "Total Loss" raccoglie le emozioni di un periodo tormentato, tra perdite di affetti, parenti e amici. Krell ha combattuto la depressione trovando nella melanconia la giusta panacea al dolore, l'album diviene quindi terapeutico e risolutore, con piccoli accenni di autarchia (Krell studia filosofia e scrive trattati su Kant) e suggestive atmosfere che rendono consistente e tangibile il bisogno di pace.
Abile regista di suoni, il compositore invoca David Cronenberg, Luc Besson e Bruno Dumont come ispiratori della sua arte sonora visionaria, e non tralascia Janet Jackson e William Basinski tra le sue ispirazioni poetiche. E' una musica che parla per fotogrammi, con istantanee rubate a momenti felici e spensierati che alleviano il dolore: il passo morbido di "Cold Nites" lascia così il segno come l'impronta di un felino, avvolgendo con accordi di piano e voce in falsetto, e tracciando una linea retta che non viene mai abbandonata.
Sono armonie che sembrano non librarsi mai, armonie edificate su resti di rhythm & blues e dance, inframmezzati da gospel e ritmi psycho-soul ("& It Was U"), su aperture orchestrali che illuminano interludi strumentali di rara bellezza ("World I Need You, Won't Be Without You (Proem)"), su distillati emotivi che tolgono il respiro e lasciano il battito del cuore in sospeso ("Struggle").
Come nei Massive Attack di "100th Window", il progetto How To Dress Well travalica i confini delle regole descrittive e armoniche eliminando accordi superflui, formulando così un album dove canzoni potenti, denaturate di ritmo e suoni (ma ricche di emozioni e grinta, come "How Many?") prendono il sopravvento, annullando solo per un istante il ricordo sognante e romantico di ballate dal sapore mainstream ("Say My Name Or Say Whatever").
Magicamente il fantasma di Marvin Gaye incontra Michael Jackson in "Running Back" e scivola tra le braccia della fantasia pop-soul nella traccia più ricca di confessioni e sincerità spirituale dell'intero album, ovvero quella "Talking To You" destinata a segnare il confine tra le vecchie ambizioni del musicista e la nuova forza cinematica della sua musica.
E mentre scorrono i titoli di coda sulle note di "Ocean Floor For Everything", si resta certi che "Total Loss" sia uno degli album più originali e intensi di questo 2012, ma sopratutto un inno alla resurrezione emozionale, che speriamo sia contagiosa.
(19/09/2012)