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Some Things Collapsing

2012 (Show Me Your Wounds Production)
post-industrial, noise

Il nuovo progetto di Corrado Altieri si era già mostrato nel suo maniacale artigianato industriale in "Document", dove binari di rumore si incrociavano in un tecnologico maelstrom post bellico, in cui era difficile trovare un semplice filo conduttore senza sforzarsi di combattere un'immane battaglia gravitazionale.



Questo nuovo capitolo riprende l’estetica del debutto sviluppandola su un’architettura più introversa e profonda. "Some Things Collapsing" descrive il mondo batterico e meccanico sotto il livello del silenzio; una struttura sotterranea in continua trasformazione e reinvenzione quasi si trattasse di un matmos siderurgico. 
Strati di rumore bianco e pulsazioni organiche si muovono sovrapposti a tessere le superfici ondulate di un oceano di metallo liquido. Al suo interno  vediamo crescere il terrorismo minimale di "Subterranean 3 (Part 1)" verso un muro cacofonico impenetrabile di "Consent Control", per poi (con)fondersi nella galleria del vento di "Landline", importante nucleo fondante del disco. Da qui le strutture cominceranno a stratificarsi sempre di più, tra manopole e sintetizzatori percossi, stremati dentro una morsa asfissiante, e qualche intermezzo di field recording.

Ci rendiamo sempre più conto che la trama sonica creata da Altieri è una narrazione che sintetizza uno spazio altro, proveniente dalle fondamenta brulicanti di un presente/futuro dai toni confusi ma che, potentemente, spinge per espandersi e per occupare nuovi territori. 
Un organo sonico-meccanico in perpetuo riprodursi che affascina per il suo essere totalizzante, capace di assimilare e annullare in sé ogni singolo raggio di luce e convertirlo in un corpo nuovo e oscuro.

29/03/2013

Tracklist

  1. Subterranean 3 (Part 1)
  2. Consent Control
  3. Landline
  4. Ultimate Extreme Media
  5. Subterranean 3 (Part 2)

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