Da questo punto di vista, i fan del gruppo della East Coast non rimarranno troppo delusi, anche se il passaggio dal più ingenuo e diretto "Gemini" è sensibile e, forse, irreversibile.
Alla sublime urgenza di "Summer Holiday", infatti, risponde qui la più patinata e volubile "Shadow", un elegante volteggio con tanto di Morrissey-ano accompagnamento d'archi. Più nello specifico, un po' tutto di quanto c'era in "Gemini" si ritrova in "Nocturne", ma privato di emotività, quasi svuotato.
Le doti di cantautore di Tatum non sono in discussione - anche se minori sono i numeri più strettamente indie-pop, come "Disappear Always" e "Only Heather". Alcune soluzioni non impressionano però per freschezza, come la chiusura alla Cocteau Twins di "Rheya", o i Cure di "The Blue Dress".
Un po' è anche il sound a essersi ispessito e uniformato, soprattutto nelle parti di chitarra solista, con il frequente ricorso a riff rotondi come guida principale delle canzoni.
Tatum riesce però a trovare qualche colpo da fuoriclasse, come i sincopati ritmi seventies della bella title track e di "This Chain Won't Break", regalandoci un disco che rimane, però, soddisfacente solo parzialmente.
(31/07/2012)