Dopo aver omaggiato le colonne sonore dei film “poliziotteschi” all'italiana, ridando vita e piena dignità a un genere fino a pochi anni fa cristallizzato entro i limiti di una precisa estetica cinematografica, i Calibro 35 giungono a ciò che si potrebbe leggere come una sorta di compimento del progetto: la realizzazione della soundtrack originale di “Said”, pellicola decisamente pulp, tutta mafia e violenza, diretta da Joseph Lefevre con i suoi Drop Brothers e pubblicata in streaming su Youtube con tutti i crismi del film di culto: pellicola super 35 mm, sviluppo e stampa in technicolor e via dicendo.
Pubblicata il 19 aprile in formato digitale da Roadhouse e Dgp Entertainment, e poi il giorno dopo, in occasione del Record Store Day, da Tannen in versione vinile, la colonna sonora di “Said” omaggia il vecchio cinema all'italiana anche in fase di realizzazione: Massimo Martellotta, Luca Cavina, Enrico Gabrielli, Fabio Rondanini e Tommaso Colliva, coadiuvati alla produzione da Marco Patrignani e Carlo Pontesilli, si sono chiusi per tre giorni negli studi romani del Forum Music Village registrando in diretta la colonna sonora mentre la pellicola scorreva sullo schermo, alla stregua di quanto facevano le orchestre per il cinema italiano negli anni Sessanta e Settanta.
L'album si apre sulle note funkeggianti di “Said Titoli”, strafottente e irresistibile come solo certi eroi da b-movie sanno essere. “Ragazzo di Strada” è una doppia chicca: la rilettura del celebre brano de I Corvi (a sua volta cover di “I Ain't No Miracle Worker” dei The Brogues) è infatti trainata dalla carismatica voce di Manuel Agnelli, sporca quel che basta per dare le ultime pennellate al protagonista della pellicola uscita in streaming su Youtube; il compagno di Afterhours Rodrigo D'Erasmo ci mette poi il violino nell'oscura “Tensione”.
Il funk si mescola al jazz in “Locale”, laddove la musica torna a creare immagini, in questo caso un fumoso piano-bar con un piccolo palco sul quale sta andando in scena una clamorosa jam-session. “Erotismo” è come ci si aspetta, ammiccante e lasciva. “Don Vito”, scritta e interpretata da Francesco Forni, omaggia la canzone napoletana. E dopo un “Finale Said” inaspettatamente contemplativo, arrivano due appendici: il remix di “Sbirri” (l'originale, insieme a “Sangue Dal Sol Levante”, “Rissa” e “Città Al Plasma”, non figura in versione vinile) con ospite Dj Aladyn allo scratch e la splendida “Risoluzione”, citazione onirica e più o meno involontaria di “Golden Brown” degli Stranglers.
In una varietà di soluzioni che va oltre il genere, pur non allontanandosene mai, citazionista senza scadere nel manierismo, la colonna sonora di “Said” è esattamente ciò che appare: l'ennesima prova di forza dei Calibro 35, viva e pulsante, divertente e senza fronzoli, impeccabile sotto ogni punto di vista.
08/05/2013