Lily & Madeleine

Lily & Madeleine

2013 (Asthmatic Kitty)
folk-pop

Per una volta lasciatemi ignorare tutte le note dei credits, le notizie d’agenzia, i proclami della stampa: voglio solo lasciarmi cullare dalle voci di Lily & Madeleine e dal loro disco d’esordio. Il mini-album “The Weight Of The Globe” già anticipava le credenziali vocali del duo, ovvero armonie angeliche e sonorità gentili pronte a dare uno stop al frenetico mondo del pop mainstream, ma il timore che il tutto si trasformasse nella versione femminile dei Mumford & Sons era lecito.

“Lily & Madeleine” è un album apparentemente in bilico permanente verso toni uggiosi, ma chi ha paura di un giorno di brezza dopo la pioggia? Sì, perché le dodici tracce sono gocce di rugiada che intorpidiscono l’animo cullandone i sogni. Semplice, diretto, ingenuo ma sempre sapiente, il folk di Lily & Madeleine predilige il finger-picking al tessuto più corposo del folk-pop, o leggeri tocchi twangin’ e jingle-jangle piuttosto che le contaminazioni indie, ma quello che conforta è la solidità lirica del repertorio.

Abituati a ragazze ribelli e rivoluzionarie ricche di problematiche e astiose nei confronti del maschio dominatore e violento, fa un po’ specie ascoltare due ragazze emulare le sorelle McGarrigle o le First Aid Kit, ma non so resistere alla grazia sbarazzina di “I’ve Got Freedom” o di “Nothing But Time”. La mia lunga frequentazione della musica country più bieca mi garantisce poi i giusti anticorpi per poter dire senza timore che “Goodbye To Anyone” e “Spirited Away” hanno tutto il fascino di quella malinconia agrodolce sotterrata da anni di rock made in Usa.

E ora voglio crogiolarmi nel perfetto incastro delle due voci che spesso sembrano un unico strumento, voglio assaporare l’ingenuità alla Simon & Garfunkel che pervade molte tracce, come la deliziosa “Devil We Know”, e vorrei suonare “Disappearing Heart” il prossimo Natale evitando “White Christmas” di Bing Crosby o “Imagine” di John Lennon.
Sono canzoni delicate, sempre gradevoli, che catturano al primo ascolto, ma anche brani che mostrano il loro appeal solo dopo alcuni attenti ascolti, come mostrano gli intrecci armonici di “Come To Me” e il candore della fragile cantilena di “Lost Upon The Sea”, senza dimenticare la malinconica pregheria finale di “You Got Out” e il canto quasi liturgico di “Paradise”, che evoca a tratti la poesia dell’”Hallelujah” di Leonard Cohen. Incantevole.

05/11/2013

Tracklist

  1. Sounds Like Somewhere  
  2. Devil We Know  
  3. Nothing But Time  
  4. Spirited Away  
  5. Disappearing Heart  
  6. And Tonight  
  7. I've Got Freedom  
  8. Come To Me
  9. Lost Upon the Sea  
  10. Goodbye To Anyone  
  11. Paradise  
  12. You Got Out


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