I Wooden Shjips, creatura primogenita della mente viaggiante di Ripley Johnson (Moon Duo), hanno gettato il cuore (e i neuroni) oltre l'ostacolo della loro, pur esigua, originalità, spingendosi a un punto tale che qualunque loro release ha un inequivocabile sapore di “già sentito”. Cosa che, per esempio, avviene da circa quarant'anni con gli Ac/Dc.
Nel nuovo “Back To Land”, pubblicato dall'infallibile Thrill Jockey che già aveva stampato l'esordio sulla lunga distanza “West”, sembra che i quattro fricchettoni di San Francisco si suonino addosso rispolverando senza soluzione di continuità i successi mediocri del lavoro precedente, e salutando – pare – definitivamente le lunghe escursioni acide di “Dos” e dell'omonimo Ep del 2007.
Il sentore di riciclo è imperante a partire dalla title track. Le soluzioni si dividono, come d'abitudine, tra assoli talmente orecchiabili da risultare indolori e interventi minimali di tastiera che paiono mutuati dall'altra faccia dei Moon Duo, Sanae Yamada. Il copione prosegue senza intoppi, con qualche timido guizzo stoner, in “Ruins”: l'eco della chitarra di Johnson concede solo il profumo di un trip neurale, che tramonta inesorabilmente in un'infelice dissolvenza dopo soli cinque (!) minuti.
Il kraut-rock caramellato di “Ghouls” e il riff à-la Psychic Ills ultima-maniera di “These Shadows” non lasciano spiraglio alcuno alle vecchie improvvisazioni della Airline bianca di Ripley. Il ritmo accelera pallidamente con “In The Roses”, mentre “Other Stars”, tra i brani migliori dell'album, ricorda da vicino le atmosfere shoegaze marchiate a fuoco dall'impronta del duo lunare. L'atto finale è nella psichedelia ectoplasmatica, in salsa Spacemen 3, di “Servants” e nella dolcezza dozzinale della ballata “Everybody Knows”.
Chi avrà voglia di acquistare “Back To Land” in formato vinile si porterà a casa anche un 7” con la bonus track “Colours” e la rivisitazione acustica di “These Shadows”.
È abbastanza chiaro, però, che l'habitat naturale di quest'ultima fatica – è il caso di dirlo – dei Wooden Shjips sia l'impianto audio della vostra automobile. Lì dentro, queste otto perle autocelebrative fileranno lisce come l'olio.
26/11/2013