Continua l’affascinante viaggio di Joel Hanson e del suo dulcimer, che insieme a Richard Adams degli Hood e Sarah Kemp dei Lanterns On The Lake ha creato uno dei progetti più interessanti nel panorama “post”-folk, se così vogliamo chiamarlo.
Pur imperniata sullo strumento di Hanson, il dulcimer, la musica di Memory Drawings è arricchita da violino, pianoforte, chitarra e, qui soprattutto, da uno spiccato elemento percussivo.
Paesaggi scarnificati, lavati dal vento e dal sole, o da una pioggia incessante, risuonano coi rintocchi ancestrali e fortemente espressivi del dulcimer, un’ambientazione immota la cui narrazione ed evoluzione è fornita dalle modulazioni periodiche del violino e degli intarsi di pianoforte (“Coldstream”). Le percussioni invece sembrano aggiungere, spesso, una nota ossessiva e tormentata alle elegie di “There Is No Perfect Place” (“Golden Afternoon”).
Disco estremamente raffinato, che giunge a lambire i territori sinuosamente notturni dei Talk Talk (“There Is A World Without You”, la contemplazione malinconica della title track), senza tralasciare un’incursione vocale e pop come “The Island Of The Day Before”.
Il tutto suona però come una “didascalia della malinconia” che forse non sarà di grande appeal per tutti. Consigliato insomma a chi preferisce la fotografia alla pittura.
15/11/2014