Ryan West è l’uomo dietro il moniker Rival Consoles, un progetto attraverso il quale il musicista inglese percorre i sentieri della musica elettronica, inglobando l’organicità della musica analogica in una struttura musicale a base di synth e feedback digitali.
Il terzo album “Howl” conserva tutte le buone intuizioni del precedente “Sonne”, conciliando l’istrionismo di Chris Clark, le metamorfosi di Aphex Twin e la dreamtronica di Jon Hopkins.
Il sound è monolitico, scalfito da melodie oscure, scosso da fremiti chitarristici e pulsioni house che collimano per poi dividersi in variazioni dinamiche, che, pur congeniali ai club party, possiedono la forza necessaria per farsi godere in libertà.
Ryan West trasforma briciole liriche in appassionanti escursioni elettroniche, che mostrano un’insolita leggiadria nella suggestiva e vibrante “Ghosting” e flirtano con il jazz nella straordinaria “Low”, dove un tappeto di synth e una incandescente sequenza di ritmi offrono la spalla ad audaci variazioni liriche e strumentali.
L’unico ostacolo resta la familiarità di alcune soluzioni, che potrebbero frenare un’analisi più accurata che metta in rilievo le peculiarità di “Howl”; l’apparente linearità della title track, per esempio, nasconde una ricca stratificazione melodica che viene alla luce solo dopo un ascolto più attento, allo stesso modo il beat ossessivo della notturna e polverosa “Pre” è agitato da library music e squarci di luce che ne ampliano il fascino ipnotico.
Il processo di trasformazione da elettronica ad analogica è evidente anche nelle tracce più lineari di “Howl”, il refrain ciclico di “Morning Vox” e il synth-loop di “Afterglow” sono la base techno per digressioni emotive ricche di chiaroscuri e fluidi organici più naturali.
La musica di Ryan West è come un labirinto ricco di stanze e specchi, un progetto architettonico dove la tecnologia offre all’uomo la possibilità di riflettere e indugiare sulla bellezza del creato, emozioni che nell’epica finale di “Looming” vanno in profondità creando una catalessi sonora che concilia l'estasi del riposo con le paure dell’incubo.
Ora non resta che aspettare che tutte le meravigliose suggestioni e intuizioni di “Howl” trovino in futuro quell’unicità che finora il progetto Rival Consoles ha lambito con energia ed eleganza, introducendo così Ryan West tra i protagonisti più interessanti della musica elettronica.
07/12/2015