Dopo il moscetto "Dresses", l'ormai storica band chamber-folk di Portland ritrova un po' del suo spirito di "collettivo al lavoro", senza perdere la naturale impronta della delicatezza della scrittura del leader, Ritchie Young. In generale, se "Dresses" poteva essere il corrispettivo fratello minore di "Paper The Walls", questo "Pens From Spain" sembra essere decisamente la controparte del più "pop-rock" "Little Me Will Start A Storm".
Non solo per la scolastica ma gradevole cover di "Nocturnal Me", ma anche per l'eclettismo stilistico di questo "Pens From Spain", con incursioni nell'r'n'b (la buona "Be Mine & Be Kind", anche l'arrangiamento della title track flirta con la black music) e nel bedroom-pop con arrangiamenti sintetici ("Soft River"). Soprattutto, per il tiro di brani come "Silver Felt", dalle parti degli ultimi Lonely Wild.
L'aspetto delle canzoni è gradevolmente melodico, anche se mai in modo veramente superlativo, come confessa questo carattere prettamente "gradevole" (con un'eloquente chiusura, da questo punto di vista, affidata alla blanda cover di Harry Nilsson "Me And My Arrow").
Oltre a non essere, le contaminazioni esposte nel disco, niente di particolarmente originale nel panorama chamber-folk attuale, è in generale un po' tutto "Pens From Spain" a suonare come un lavoro col freno a mano tirato, in traiettoria di moto costante verso un risultato sicuro, senza risparmiarsi anche qualche spezzone già sentito ("Violins And Tea"). Ben lontano dal coraggio e dall'epica dimostrati nel gemello "Little Me Will Start A Storm".
13/09/2016