William Maybelline, al secolo William Morris, oltre a essere la metà maschile del duo darkwave Lebanon Hanover è anche responsabile del progetto solista Qual. Dopo un disco d’esordio, “Sable” del 2015, e un Ep, “Cupio Dissolvi” del 2017, oggi esce, sempre per l'etichetta italiana Avant!, con un nuovo album intitolato “The Ultimate Climax”.
Nelle vesti di Qual, l’artista inglese esplora territori liminari tra Electronic Body Music, minimal synth e atmosfere cupe e disperate evocate dalla sua particolarissima voce baritonale. Un’adrenalinica Ebm “borderline” bilancia il mood depresso della sua prosa, non dimenticando mai la necessaria attitudine post-punk/darkwave.
“The Ultimate Climax” continua la svolta di “Cupio Dissolvi” calcando la mano sul fronte post-industrial/Ebm. Se l’aspra deriva harsh del primo brano, “Black Crown”, ci prepara a una discesa in una sorta di rumorosa acciaieria dello spirito, già con “Sea Of Agony” e “Take Me Higher” siamo dalle parti di una old school Ebm che rievoca The Klinik, Leæther Strip e i primi seminali Portion Control.
Mentre un brano come “Disease X” strizza l’occhio a una certa minimal synth/darkwave che ricorda un po’ le melodie del primo album, un assalto al fulmicotone come “How Many Graves”, di cui esiste anche un video, cavalca pulsioni techno/wave/Ebm sulla scia del precedente Ep, mettendone a fuoco i molti spunti.
Qual mantiene una propria identità e un approccio personale e ispirato, permettendosi anche incursioni in territori inesplorati, come avviene in “Above Thee Below Thee”, dove il cantato di Maybelline si fa violento e maligno come non mai, assumendo quasi sfumature black metal su una linea di basso che non fa prigionieri.
Se il precedente album per certi versi ricordava ancora i Lebanon Hanover, suonando a tratti come una versione ancora più cupa e disperata della musica del duo, un brano come “Existential Nihilism” ci proietta definitivamente fuori da alcuni cliché darkwave, lanciandoci verso uno spoken word su una base a 155 bpm che ricorda un po’ il doomcore elettronico dei Fifth Era.
“The Ultimate Climax” mostra la grande evoluzione del progetto solista di William Maybelline. Ad oggi, Qual è uno dei più interessanti progetti in ambito Ebm, capace anche di inserire coraggiosi spunti per future e imprevedibili contaminazioni e trasformazioni. Alfiere di un’estetica neo-dark oggi sempre più vicina alle pulsioni elettroniche del nuovo millennio, quello di Maybelline è sicuramente un progetto da seguire, capace com’è di sorprendere e innovare ancora.
28/02/2018