FSK Satellite

FSK Trapshit

2019 (Thaurus)
hardcore-trap

Parlando di emergenti, nel rap italiano vince chi ci crede di più. Non mi riferisco alla boria da convintone che contraddistingue qualsiasi giovane rapper di periferia più o meno scarso: quella serve solo a garantirsi un’eterna permanenza nel girone dei mediocri, tra “i tanti”. Non vince chi si crede il più forte, ma chi ci ha creduto tanto da riuscire a costruirsi un’identità e un'immagine ancor prima di mostrarsi al grande pubblico. È fondamentale, per i tempi distratti che corrono, presentarsi fin da subito sicuri di sé e con un immaginario ben impacchettato, pronto per essere mostrato agli ascoltatori e permettere loro di acquisire immediata familiarità. 

In questo senso, un esempio perfetto ci è dato dalla Dark Polo Gang, venuta alla ribalta nel 2015 con “Full Metal Dark”. Prima di quel tape, dei quattro romani non si sapeva nulla, finché tutto d’un tratto non ci si trovò davanti a un’assurda accozzaglia di slogan vacui e autoreferenziali, triplo sette su ogni cosa, barre svogliate e prive di rime, Rione Monti, droghe di ogni tipo; il tutto declamato su beat oscuri e rallentati, inediti dalle nostre parti, che i più nerd già definivano “trap”. Il dibattito si incendiò: presa per i fondelli o avanguardia? Poco importava, perché qualcosa di nuovo - e non per forza “bello", o “valido" - era entrato a gamba tesa nella scena. Pronto per restare. 

I soldi non ci bastan, la droga non ci basta
Primo pensiero è mamma, secondo FSK

Per molti, la FSK Satellite è la Dark Polo Gang della generazione successiva. Collettivo formatosi nella provincia di Potenza e rappresentato dai rapper Taxi B, Sapobully e Chiello, durante i primi mesi del 2019 la FSK si è fatta strada nell’underground forte del successo di due singoli, “No Spie” e “La Prova Del Cuoco”. Le similarità con la prima DPG sono diverse, dall’ossessione per i soldi e la droga, al rap di slogan, fino all’amore sanguigno per la crew, una famiglia nel senso più filo-mafioso del termine. Ciò che però mancava ai romani, ed è invece proprio della FSK, è lo spirito malato e autodistruttivo che anima il loro rap.
 
Quella di “FSK Trapshit”, album di debutto per il collettivo, è trap distorta, sfilacciata ai bordi. Nella narrazione della FSK, la droga perde ogni colore o tratto grottesco, rimane stagliata su un bianco e nero psichico, sempre sull’orlo di un collasso nervoso. Taxi B, leader de facto del progetto, abbandona spesso il rap in favore di un dilaniato canto scream, come nell’esplosiva “Up” e la sua sorprendente coda techno-gabber. Fin da subito appare palese l’intento di spingere la trap verso una dimensione più estrema e controversa, poco convenzionale dalle nostre parti. Con risultati alterni: diversi brani falliscono nell’innovare, troppo fedeli allo schema dei due singoli di lancio e alla loro ostinata ossessività; altri puntano verso soluzioni diverse, come nelle sfumature emo di “Non è mia”, senza però svilupparle fino in fondo. E non si può non sottolineare come la parola “negro” finisca troppo spesso in bocca a dei neo-ventenni di pelle bianca.
 
Ma lungo “FSK Trapshit” emergono anche spunti brillanti e inattesi. “Catene Jesus” recupera l’arte del sampling e con un ovattato campione vocale riscalda uno dei pezzi più dinamici e riusciti. “Melissa P” vira sul sentimentale e cambia passi e melodie con ispirazione; “Pickup” chiude il disco con la stessa rabbia urlata che l’aveva aperto e che troppo spesso è venuta a mancare nei restanti brani.
Inutile dire che ovunque i contenuti stanno a zero, ma quello della FSK è un rap che si racconta per altre vie: il marciume, l’alienazione, il senso di repulsione. In altre parole, con la forza d’impatto, che quando arriva nel pieno della sua controversia è davvero in grado di scuotere. Taxi B e soci non ci hanno ancora detto tutto ciò che volevano dirci, ma stiamo pur certi che non sarà questa l’ultima volta che ne sentiremo parlare.

30/07/2019

Tracklist

  1. Up
  2. No Spie
  3. Catene Jesus
  4. 4L (feat. Rosa Chemical)
  5. Ok No Play
  6. La Prova Del Cuoco
  7. Melissa P
  8. Non È Mia
  9. Canottiera White
  10. Abbiamo
  11. Pickup (feat. Daytona KK)




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