Corde Oblique

The Moon Is a Dry Bone

2020 (Dark Vinyl)
folk-gaze

"The Moon Is A Dry Bone" è l'ottavo disco per il progetto che, dal 2005, ha saputo affascinare con la sua personale versione di un folk imbastardito, in bilico tra il caldo incedere d'incenso di un sud antico e frastuoni meravigliosi che narrano di ultimi sogni caduti a terra da tempo. Lo potremmo definire per brevità un romantico folk-gaze
Lasciamo (ingiustamente) da parte featuring importanti come Andrea Chimenti (ne “La strada”), Miro Sassolini (in “Il terzo suono”) e la straordinaria Maddalena Crippa (ne "La casa del ponte"), artisti che non hanno bisogno di presentazioni e hanno aggiunto ombre e luci dense a un lavoro già corposo.

Entriamo nel dettaglio: tre pezzi di un corpo, uno estraneo, la parte centrale (la title track), che va disossata trucidamente dal resto per lasciarlo sopravvivere. Una scultura splendida che racconta, forse con bellissima noia, di strade fumose, lontane e perdute come i luoghi a cui ci ha abituato Riccardo Prencipe. Talvolta il suo spirito elegantemente ribelle lo porta a sperimentare fughe improvvise e sprovviste di una radice chiara, che spiazzano come una frequenza estranea. Per il resto lasciatevi abbracciare dai tessuti logori ma confortevoli, dalle vecchie foto ingiallite, dall'odore familiare di pipa e sigaro di un disco nato su un pianeta idealizzato.

La dolce disperazione delle voci si condensa in cristallini duetti di morte, mentre violini perversi sanno disegnare spiagge che furono prima di un Fellini o alberghi solitari di un non più giovane Lynch. Il tutto a creare un'illusione romantica, calda e rassicurante in questi tempi di disillusione.

07/07/2020

Tracklist

  1. Almost Blue
  2. La Strada
  3. The Moon Is A Dry Bone
  4. Le Grandi Anime
  5. Le Torri di Maddaloni
  6. Il Figlio dei Vergini
  7. La Casa del Ponte
  8. Temporary Peace
  9. Il Terzo Suono
  10. Herculaneum
  11. Almost Blue II


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