Fire! Orchestra

Actions

2020 (Rune Grammofon)
contemporanea, free-jazz

Commissionata dal festival Sacrum Profanum a Cracovia nel 2018, la rilettura dell’opera del compositore polacco Krzysztof Penderecki è l’occasione per Mats Gustafsson e la sua Fire! Orchestra di cimentarsi con una delle partiture più innovative del dopoguerra, in quanto rappresenta l’unica composizione per jazz orchestra di uno dei più importanti autori di musica contemporanea.

In passato la musica di Penderecki ha suggestionato anche grandi registi come Stanley Kubrick, che ha utilizzato alcune sue composizioni per la colonna sonora di “Shining”; William Friedkin in “L’esorcista” e David Lynch in “Twin Peaks” si sono avvalsi dell’opera del musicista polacco, al fine di sottolineare la forza visionaria della loro arte cinematografica. Tocca ora a Mats Gustafsson relazionarsi con una delle pagine più audaci e sovversive della musica d’avanguardia, una sfida tra composizione e improvvisazione che ancora oggi non ha eguali.

L’opera di Penderecki fu agli inizi accolta con molte perplessità, ma allo scetticismo iniziale subentrò presto un entusiasmo senza precedenti. Fu Don Cherry con la sua New Eternal Rhythm Orchestra, 14 membri tra cui Kenny Wheeler, Peter Brötzmann, Thomasz Stanko e Terje Rypdal, a portare per la prima volta in scena l’opera nel 1971 sotto la direzione dello stesso Penderecki.
Gustafsson adopera alcune modifiche rispetto all’originale: la più evidente è la durata dell’esecuzione, dai quasi diciassette minuti dell’originale a ben quarantuno. La strumentazione è quasi identica a quella originaria, unica digressione la presenza di una tuba al posto di uno dei tromboni.

“Actions” è un disco che offre spazio a lunghe disquisizioni tecniche e culturali: dissonanze, caos, polifonia, astrattismo sonoro, simmetrie sonore in continuo avvicendamento, impulsi ritmici disturbanti, frenesie armoniche, accordi di chitarra sempre sul punto di esplodere, trombe e tromboni che divagano in solitaria per poi connettersi, hammond e flauto in cerca di un approdo lirico più certo sono gli elementi di un’opera non facile, ma ricca e intensa.
La vera sfida per la Fire! Orchestra era rendere pulsante, organica, contemporanea la musica di Penderecki. “Actions” diventa così il perfetto humus per Gustafsson e la sua band: tutta l’irriverenza e la forza eversiva espressa nei vari progetti dell’artista trovano la loro ragion d’essere in questo atto d’amore e d’incoscienza per l’arte sublime della composizione e della trasgressione della performance artistica.
Una rilettura non solo musicalmente valida, ma simbolicamente rigenerante e vitale per la musica contemporanea.

01/04/2020

Tracklist

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