Headless Horseman

Inhabited Shadows

2020 (Headless Horseman)
techno-industrial

Dai primi passi del progetto techno-industrial Headless Horseman, incominciati con il primo di una serie di Ep omonimi, sono passati ben sette anni. In questo periodo il produttore mascherato ha imbastito una sorta di mitologia riguardo alla sua persona ed estetica musicale, facendo riferimento nelle sue interviste a bizzarre influenze derivate da fantomatici racconti gotici scritti da lui stesso, e in generale usando uno stile di comunicazione in bilico tra parodia e ruolo artistico. 
Oggi sappiamo che il Nostro non è altri che William J. Youngman, attivo negli anni 90 nella scena electro americana e nei primi anni Duemila in ambito Idm e breakbeat, uno dei tanti produttori della vecchia scuola che durante il nuovo millennio si è reinventato nel mondo techno d'estrazione più industriale (si veda il curriculum di nomi quali Crystal Geometry, Max Durante o Ancient Methods) con ottimi risultati.

Nella sostanza, il suo suono si presenta come una sintesi tra robuste strutture techno, Idm, dub ed elementi che spaziano dal dark-ambient al lato elettronico della musica industriale. In particolare, questi aspetti più avventurosi del suo suono hanno trovato maggiore sviluppo nel suo primo full length del 2015 a titolo “Headless Horseman 07”, e ora conoscono un'ulteriore evoluzione nel secondo album “Inhabited Shadows”.
Presa ormai piena confidenza con il proprio suono, Headless Horseman configura in questo doppio vinile a nove tracce una narrazione sonora composta da diversi capitoli, ognuno con le sue peculiarità e la propria dimensione.Un impianto fortemente atmosferico incontra ritmiche ora sparse, ora più serrate, ma sempre ben presenti, mentre non mancano intermezzi cinematici e nemmeno esperimenti con malinconie spettrali.

Un'introduzione come “Breaking The Spell” stabilisce subito il mood: invece di investirci con kick dritti e cimbali distruttivi, crea un loop ambient dai suoni sinistri e avvolgenti, destinato ad aprirsi a orchestrazioni cinematichesempre più emozionali. Come l'inizio di un film, l'ascoltatore viene accolto da una trama sonora che lo prepara agli eventi che seguiranno. 
Nemmeno la successiva “Hunted” ci prende subito per la gola, preferendo usare suoni sparsi nelle nebbie musicali date da pad evocativi, sviluppando poi una ritmica spezzata che emerge man mano che la traccia evolve. Effetti elettronici taglienti si mostrano tra la marcia meccanica che rimane ossessiva e controllata nel suo passo greve.

Il resto del discoantepone passaggi techno/Idm come “Dream Denier”, un gioco di percussioni da fabbricadelineate da cesure improvvise e bassline distorte, a pastiche melodici come la title track, dove troviamo suoni di synth che rimandano a un certo gusto retrò che si ricollega al recente interesse verso i suoni usati da registi/compositori come John Carpenter nei loro film. 
“Shadow Box” è un passaggio interessante, in quanto funge da sintesi per molte delle caratteristiche qui incontrate: elementi dub introducono atmosfere grevi e aspre, mentre synth misteriosi ci conducono verso una breve cesura, seguita da ritmiche sincopate dure e serrate. Non manca un finale dal climaxsegnato da melodie ammalianti dal breve corso, che presto si consumano nel silenzio.  

Con “Inhabited Shadows”, Headless Horseman sembra seguire il corso che recentemente nomi quali Regis e Ancient Methods hanno imboccato, evitando tracce apertamente da dancefloor e cercando di creare un suono che riprenda le caratteristiche più atmosferiche e sperimentali della musica techno. Ognuno di loro lo ha fatto a suo modo, e se il primo ha optato per una ripresa dei topoi della musica industriale anni 80 e il secondo per l'uso di synth e atmosfere marcatamente anni 90, Youngman imbastisce un mondo oscuro coerente con il suo immaginario gotico, dove ritmiche spezzate e distorsioni serpeggiano tra suggestioni evocative e passaggi cinematici.

09/07/2020

Tracklist

  1. Breaking The Spell
  2. Hunted
  3. Dream Denier
  4. Sitting Behind The Storm
  5. Inhabited Shadows
  6. Symphony Of Sorrow
  7. Shadowbox
  8. Echoes Of A Dimly Lit Moon
  9. With Every Second I Drown
 

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