Il re del caos, delle commistioni più assurde e improbabili tra metal, barocco, musica balcanica, valzer, musica lirica, elettronica e mille altre cose, il musicista francese Gautier Serre, in arte Igorrr, torna dopo il successo di “Savage Sinusoid” (2017) col nuovo “Spirituality And Distortion”. Difficile dire cosa ci sia da aspettarsi di nuovo da Igorrr dopo album allucinati come “Nostril” (2010) o “Hallelujah” (2012), clamorosi esempi di breakcore estremo che si pone davvero al limite della possibilità di ascolto.
Tamarra per molti, geniale per altri, la musica di Gautier Serre non può certamente fare un passo indietro, ma si trova allo stesso tempo nella difficoltà di farne uno in avanti, visto quanto già “oltre” si era portata. Quindi l'unica scelta possibile sembra replicare un nuovo album sulla strada di “Savage Sinusoid” con l'aggiunta, nei brani più heavy, della voce dei Cannibal Corpse, George Fisher. Quattordici pezzi in perfetto stile Igorrr, dove l'asticella è sempre al limite del nonsense, con formazione invariata (il cantante Laurent Lunoir, il soprano Laure Le Prunenec e il batterista Sylvain Bouvier).
Non proprio un clone del precedente, considerato il ruolo accentuato del canto lirico e una quantità maggiore di tracce decisamente metal, che vanno dal potente “Downgrade Desert” (con intro desertica) e dalle follie breakcore-metal di “Very Noise” al puro death-metal di “Parpaing” con la voce di George Fisher. E' invece barocco vivaldiano quello che troviamo in “Barocco Satani” e ancor di più in “Nervous Waltz”, brani con chiari rimandi ai tempi degli esordi di Igorrr. Sono tanti i pezzi di cui si potrebbe discutere, spesso di buona qualità, ma stavolta sembra mancare il colpo di genio che lasci senza parole.
Da segnalare un citazione italiana in “Paranoid Bulldozer Italiano”, pura follia che coniuga - senza pietà alcuna - in un unico calderone death-metal, valzer e musica lirica.
14/04/2020