Il nostro racconto comincia al Club Bassiani di Tbilisi in Georgia, per la cui label Bassiani il 31 gennaio è uscito, in vinile e in digitale, l'ultimo lavoro degli Empire Line, dal titolo "The Nature Of Your Oppression Is The Aesthetic Of Our Anger". Negli ultimi anni, la capitale georgiana ha acquisito un ruolo sempre più importante nel panorama techno mondiale, e la sua discoteca-simbolo, il Club Bassiani, si è contraddistinta come luogo in cui viene promossa quella libertà, di genere e non solo, che il governo conservatore georgiano ostacola con ogni mezzo. L'occupazione militare del club nel 2018 ne è stato forse l'esempio più lampante. Il titolo della release, "La natura della vostra oppressione è l'estetica della nostra rabbia", è una critica lapalissiana nei confronti di chi ostacola la libertà delle persone.
Spostiamoci in Danimarca. Il danese Isak Hansen, recentemente arrestato durante una manifestazione a Copenhagen a seguito di alcuni scontri con la polizia, è soprattutto autore di alcune uscite a nome Iron Sight, prima con la noise label americana Total Black e con la danese Moral Defeat, poi con label come la berlinese Instruments Of Discipline di Luna Vassarotti ("To You Who Broke My Heart") e, più recentemente, con l'olandese Strange Therapy di Wouter Oostveen.
Il suo è un curriculum di tutto rispetto, come lo è anche quello degli altri due protagonisti di questa uscita, lo svedese Jonas Rönnberg e il danese Christian Stadsgaard. Quest'ultimo è noto soprattutto per due suoi alias: il primo è Vanity Productions e il secondo è Damien Dubrovnik, quest'ultimo progetto condiviso insieme a Loke Rahbek, a sua volta noto come Croatian Amor e, soprattutto, per essere il co-fondatore della etichetta danese Posh Isolation. Il più noto del trio, Jonas Rönnberg, è attivo con una moltitudine di progetti, ma soprattutto con il suo moniker Varg che, a partire dalla metà del 2019, ha modificato in Varg²™ a seguito di minacce di azioni legali da parte della band metal tedesca Varg.
Rönnberg è un musicista poliedrico, membro del supergruppo Body Sculptures (assieme, tra gli altri, a Puce Mary, Vit Fana e allo stesso Croatian Amor), attivo con il progetto Dard Å Ranj Från Det Hebbershålska Samfundet e, soprattutto, come Varg. Oltre ad avere pubblicato musica con la danese Posh Isolation, come D.Å.R.F.D.H.S. ha pubblicato uscite con la cult label Clan Destine Records di Glasgow, con la già citata Total Black, con Opal Tapes e con Beläten, mentre come Varg ha pubblicato anche con la svedese Northern Electronics di Stoccolma.
I The Empire Line sono loro: Isak Hansen, Jonas Rönnberg e Christian Stadsgaard, e la loro quinta release è il loro lavoro più efficace di sempre. "The Nature Of Your Oppression Is The Aesthetic Of Our Anger" contiene quattro brani in cui le tre anime del progetto si fondono alla perfezione, ed è l'espressione più compiuta di una formula che, nel tempo, è migliorata notevolmente ed è diventata sempre più diretta, potente, e dal forte impatto.
Dopo avere esplorato territori più introspettivi con i bassi profondi e i toni cupi di "Syndicat De La Couture", uscito su Avian nel 2017, e di "Rave", uscito su Northern Electronics nel 2018, il trio ha trovato la propria dimensione ideale con i due brani dell'uscita digitale "1312", quest'ultimo titolo legato agli scontri tra ultras e forze dell'ordine, con il brano autoprodotto "Nothing Is Forgotten, Nothing Is Forgiven" realizzato insieme al maestro del japanoise Merzbow e, soprattutto, con quest'ultima opera.
In questi quattro brani, i mai così graffianti vocals di matrice hardcore di Hansen, i serratissimi beat rave-oriented di Rönnberg e la pesante infrastruttura noise di Stadsgaard si fondono in un mix letale in cui la musica punta all'essenziale e a comunicare un messaggio forte e chiaro, a partire dalla frenetica "Uniforms", passando per i massacranti beat dall'incedere hardcore techno ma dai quali trasuda la forza dell'hardcore-punk di "No Prayers Will Help You Here", per l'altrettanto micidiale "Daddy Issues" tra punk, hardcore e noise, fino alla cavalcata conclusiva "Spraypaint", un tiratissimo episodio techno che non lascia scampo.
"The Nature Of Your Oppression Is The Aesthetic Of Our Anger" è un Ep di quattro brani, ma è anche la porta verso un mondo in cui si intrecciano tanti musicisti; tante storie diverse unite tra loro, una fetta importante del panorama scandinavo legato alla "grey area" tra techno, industrial e noise, un vaso di Pandora che vi terrà incollati alle cuffie per molte ore. Quale migliore periodo storico per questo genere di approfondimento musicale?
16/04/2020