Cindy

1:2

2021 (Paisley Shirt)
dream-pop, folk-psych

Con discreto candore, le sognanti e pallide creazioni dei Cindy, quartetto di San Francisco, si sono fatte strada nel ricco scenario ad uso dei nostalgici dream-popper innamorati dei Velvet Underground. Karina Gill (voce e chitarra), Jesse Jackson (basso), Simon Phillips (batteria) e Aaron Diko (tastiere), nell’arco di pochi anni e di tre album, hanno fatto evolvere il primigenio twang-pop dell’omonimo esordio verso un suono rarefatto, grazie a melodie e suoni filtrati dal chiarore della luce che hanno infine svelato uno stile minimale ed evocativo.

Le canzoni sono malinconici e sognanti acquerelli pop suonati al rallentatore, che inseguono le coordinate dei Galaxie 500 e dei Mazzy Star, con una limpidezza che nelle pagine più estroverse e vivaci abbraccia l’innocenza delle Shangri-Las (“To Be True”), la genialità pop e beat di Lee Hazlewood (“Party Store”) e le più moderne velleità twee-pop (la title track).
L’evidente solarità della scrittura è tuttavia avvolta da una fuliggine e da una nebbia che a volte sbiadiscono l’intonazione della chitarra e rendono eteree le incursioni di tastiere assortite (“The Common Era”). Raramente si pone l’accento su sequenze di note più austere (“Song 36”), inseguendo la perfetta sinergia tra un briciolo di note e un tremolio d’organo intenso e spirituale (“Sincere Sound”).
Le canzoni sono come fiammelle tenui il cui calore arriva direttamente al cuore (“My Friend”). Voci e suoni volteggiano nell’aria in cerca di un angolo buio dove poter riposare e riflettere sull’umana fragilità con pochi roboanti accordi di chitarra e vellutate distorsioni psichedeliche (“Lost Dog”).

Pur baciato da richiami alle nobile gesta dei gruppi sopracitati, “1:2” è un album caratterizzato da una forte personalità, un fascino quasi ipnotico che in più di un frangente trascende la realtà stessa delle composizioni (“They Say What I Mean”), in un afflato emotivo che cresce fino a straripare in una virtuale sliding-door che si affaccia nel più recondito universo onirico (“Deer In Japan”), lasciando spazio solo al gentile fascino delle illusioni.

27/10/2021

Tracklist

  1. The Common Era
  2. My Friend
  3. Party Store
  4. Song 36
  5. Lost Dog
  6. To Be True
  7. They Say What I Mean
  8. 1:2
  9. Sincere Sound
  10. Deer In Japan




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