Sciolti definitivamente i Blues Explosion, anche a causa dei problemi di salute di Judah Bauer, Jon Spencer aggiunge un nuovo tassello alla propria fitta discografia. Con la medesima backing band che aveva accompagnato registrazioni e tour dell’esordio solista di quattro anni fa, “Spencer Sings The Hits”, Jon prende quella parola di tre lettere e la pone come parte del nome della nuova formazione, HITmakers, quasi a voler sottolineare l’istinto piacione da sempre presente nello scorticato mix sonoro architettato dal chitarrista del New Hampshire.
Con “Spencer Gets It Lit” niente di nuovo sotto il sole, ed è una buona notizia: Jon conferma la missione che ha deciso di condurre fino a quando avrà la forza di produrre nuova musica, ovverosia abbattere il blues, così come lo abbiamo conosciuto finora, e ricomporlo secondo nuovi e personali canoni.
In questa nuova avventura il carburante sul fuoco è versato da Sam Coomes (metà dei Quasi, qui impegnato ai synth), M.Sord (batteria) e Bob Bert, più volte ostinato compagno di ventura di Jon, impegnato a percuotere percussioni improvvisate e detriti vari.
Posta a inizio corsa, la sporcizia sonora di “Junk Man”, concepita con approccio lo-fi e tastierine plasticose applicate ai riffoni fuzzati di Spencer, è perfettamente programmatica per definire questo tour di tredici tracce, costruito esaltando una forma di sudicio e scapestrato garage-rock-blues. Brani che viaggiano rapidi e immediati, quasi mai oltre i tre minuti di durata.
Non siamo ai livelli dei capisaldi della discografia di Spencer, ma averlo alla soglia dei 60 anni con grinta e talento immutati è una gran bella conquista.
31/07/2022