Sasami

Squeeze

2022 (Domino)
nu-metal, indie-rock

In una sorta di metamorfosi al contrario, l’artista californiana Sasami decide di abbandonare la leggiadria da farfalla con la quale si era fatta conoscere al grande pubblico. Non si trasforma però in bruco, bensì in una nure onna, mostro mitologico giapponese con il corpo di serpente e la testa con le fattezze di un’avvenente fanciulla. Decisamente un contesto differente rispetto a pochi anni fa, quando nella copertina del celebrato album di debutto non esitava a mostrarsi in equilibrio precario sopra delle lastre di ghiaccio e a rivelare le sue vulnerabilità in testi decisamente ispirati. La voce calda e vellutata, le melodie sorprendenti e delicate ne avevano fatto una calamita irresistibile per tutti gli amanti delle sonorità indie-rock.

L’incipit di “Squeeze” mette a dura prova anche i più incalliti tassonomisti musicali per quanto è versatile la proposta dei brani offerta. In “Skin A Rat” ci regala invettive sull’economia moderna in un tripudio di chitarre rabbiose e voci distorte che probabilmente interesserà a chi ha amato gruppi come i Korn o i System of a Down. Nella successiva “The Greatest” parla di amore e cuori infranti in una canzone in salsa pop-rock anni 90. In “Say It” cerca di far coesistere non solo queste due anime, ma ne aggiunge molte altre. Impiantata su una struttura industrial rock, la canzone inserisce linee sonore divergenti ricorrendo spesso a sintetizzatori e sfruttando la contrapposizione fra la durezza della musica e la voce accogliente di Sasami.
Poche volte capita di imbattersi in un lavoro con un contenuto così eterogeneo. Del resto anche nel mito della donna-serpente giapponese, con il quale la cantante statunitense ha deciso di identificarsi, si sottolinea come essa sia dotata di una natura allo stesso tempo tempo mite e terrificante. Per riuscire nell’impresa, la rocker compie un grande sforzo nell'adattare la sua voce angelica a ritmi cosi indiavolati. Inoltre decide di avvalersi di collaborazioni importanti, che vanno dal batterista dei Megadeth Dirk Verbueren al bassista dei Moaning fino ad arrivare all’eclettico batterista jazz Jay Bellerose.

È chiaro che l’intento della versatile artista di Los Angeles sia quello di destrutturare le barriere tradizionali fra i generi invitando l’ascoltatore semplicemente a seguirla in questo suo ideale di sincretismo musicale. Compito assolutamente non semplice: è difficile per chiunque passare con disinvoltura dai ritmi feroci e aggressivi post-punk di “Sorry Entertainer” (versione rivisitata del pezzo di Daniel Johnston) alle atmosfere sognanti e cinematografiche di “Not A Love Song”. Il limite di questo approccio è che dove lei vorrebbe creare tensione inserendo rimandi a metal o alternative rock non riesce mai a risultare più convincente del gruppo di cui si mostra epigona.
La melodia ossessiva di “Need It To Work” rivela le influenze che gruppi come i Sonic Youth hanno avuto nella sua formazione, ma non riesce a ricreare quel linguaggio espressivo d’avanguardia che lei ha probabilmente amato nella band di New York. Al contrario, risulta involontariamente disturbante nella ripetività e banalità della linea di basso che serpeggia per tutta la canzone.
Sasami si mostra invece decisamente più a suo agio quando ritorna al più classico indie-rock. Risulta ad esempio ben riuscita “Makes It Right”, dove gioca con le contrapposizioni strumentali innestando su una base vocale country-pop una batteria fuori tempo e una chitarra glam che perturba costantemente il ritmo creando un particolare mash-up sonoro, soprattutto nella parte centrale del brano.

Squeeze è senz’altro un lavoro molto ambizioso, pervaso da idee contrastanti, in uno strano alternarsi fra sonorità rassicuranti country-pop e urla agghiaccianti e con dinamiche che l’avvicinano molto al nu metal di inizio secolo. Certamente non possiamo che ammirare l’audacia di un’artista capace letteralmente di reinventarsi e spiazzare completamente ogni aspettativa. Ma la resa è ancora acerba. Se davvero vuole essere seguita nella sua esplorazione, Sasami non dovrebbe dimenticarsi di mettere nello zaino le cose in cui ha dimostrato di essere brava.

16/03/2022

Tracklist

  1. Skin A Rat
  2. The Greatest
  3. Say It
  4. Call Me Home
  5. Need It To Work
  6. Tried To Understand
  7. Make It Right
  8. Sorry Entertainer
  9. Squeeze
  10. Feminine Water Turmoil
  11. Not a Love Song






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