Sta diventando un’abitudine per gli …And You Will Know Us By The Trail Of Dead anteporre al titolo dei propri album un numero che ne identifichi la corretta sequenza. "Bleed Here Now" rappresenta l'undicesimo capitolo di una storia quasi trentennale che, pur non avendo mai condotto la band texana fuori dalla ristretta nicchia di appartenenza, ha riservato standard di qualità sempre elevati. Per il loro disco post- (incrociamo le dita…) pandemia hanno lasciato lievitare il numero delle tracce riducendo però (ottima notizia) la durata media dei brani.
Si bada al sodo, senza le fastidiose lungaggini new progressive che troppo spesso hanno appesantito i loro progetti, ma si smarrisce quasi definitivamente la componente post-hardcore (ne resta una blanda versione edulcorata giusto in “Kill Everyone”) che li aveva imposti all’attenzione a inizio carriera. Oggi i Trail Of Dead si muovono dal brillante alt-pop di “Field Song” agli istinti classic-rock di “No Confidence” e “Water Tower”, dalle cavalcate in odore di prog “Golden Sail”, “Taken By The Hand” e “Protest Streets” ai frangenti iper-melodici di “Contra Mundum”, della sontuosa “Millennium Actress” e di “English Magic”, passando attraverso brevi intermezzi strumentali che legano fra loro le tracce, fra i quali le sinfoniche “String Theme” e “Darkness Into Light”.
“Bleed Here Now” è un caleidoscopio immerso in un brodo psichedelico, nel quale i Trail Of Dead centrifugano gran parte degli stili frequentati nel corso della propria carriera, un riassunto attualizzato ai nostri giorni, nel quale vengono accolti due ospiti di fama internazionale: Amanda Palmer dei Dresden Dolls e Britt Daniel degli Spoon. In copertina Conrad Keely e Jason Reece ci tengono a specificare che tutto è stato registrato con tecnica quadrifonica; con loro questa volta hanno suonato John Dowey (chitarre), AJ Vincent (tastiere), Alec Padron (basso) e Ben Redman (batteria, più ulteriori linee di chitarra).
21/07/2022