Icona Pop

Club Romantech

2023 (Ultra)
dance-pop, slap-house, edm

Nel 2012 erano ovunque. Attitudine da punkette intrappolate nei corpi di due dj, un testo esplosivo nella sua essenza fresca e giovane, un beat gigantesco, semplicemente innegabile: detto fatto, “I Love It” fu una hit colossale, un pezzo capace di cristallizzare l'energia dance dei primi anni Dieci come di fatto nessun altro brano coevo ha saputo fare. Poco importa che abbiano poi aperto i tour di diverse star del pop-system internazionale, dopo un successo del genere le Icona Pop sono semplicemente svaporate. Tanti i singoli pubblicati, tanta la voglia di continuare a far ballare le platee del mezzo mondo, il marchio di one-hit-wonder ne ha però accompagnato ogni mossa, di fatto legandole a tre minuti di rara energia dance. Non sorprende quindi che “Club Romantech” arrivi con scarsissima attenzione mediatica; quasi a voler mettere il punto in un decennio costellato da uscite spurie, il terzo album delle furono enfants-terribles della house svedese condensa il proprio amore per la pista in un catalogo di motivi congegnati su misura, tanto energico quanto ammantato da una compunta nostalgia. Il risultato sorprende più del previsto.

Il rischio di rimanere imbrigliate nello streamingcore più scipito era obiettivamente altissimo, e le due non restano immuni alla deriva che ha rapito molto del pop-system scandinavo. Canzoni come “You're Free” non riescono a sottrarsi alla deriva di appiccicare alla bell'e meglio ritornelli di classici eurodance in pasticci mal assortiti (va dato atto alle dj di aver opportunamente citato Ultra Naté) e momenti che provano a fare proprio il ritorno in auge della trance finiscono col scimmiottare gli ultimi successi di Calvin Harris (“Shit We Do For Love”).
Restano però eccezioni, tratti isolati in un album che fa leva sull'aspetto più significativo in collezioni del genere: i beat. Ipnotici, talvolta avvolti da una vaga allure latina (la piano-house di “Loving You Ain't Easy”), più spesso vicini alle ultime varianti slap e hard (“Make Your Mind Up Babe”, appena screziata di riverbero; “Faster”, più geometrica e fragorosa), i passaggi ritmici escogitati da Aino Jawo e Caroline Hjelt assieme al contributo produttivo pressoché esclusivo di Yaroslav “Yaro” Polikarpov fanno luce sulla profonda conoscenza del contesto, aiutano i brani a scrollarsi di dosso la patina generica di cui sarebbero volentieri ammantati.

In tutto ciò, fa quasi specie che il momento che meglio dipinge il nuovo corso delle Icona Pop sia quello che taglia corto sull'irruenza espressiva del passato e tira fuori il loro lato più notturno e pensoso. Sempre decisa e ballabile, ma con un tocco nebuloso che riporta alle hit cariche di spleen della connazionale September, “Stockholm At Night” viaggia tra sogni in minore e nostalgie irrisolte, concepisce una melodia effusiva, che gioca di contrasto col carattere perentorio di “Where Do We Go From Here”. Poco importa che non ci sia niente di nuovo sotto il sole di Stoccolma: c'è sufficiente grinta per portare a casa il compito, e mandare in sollucchero i club nelle ore di punta. Non sarà il momento dance dell'anno, ma in definitiva “Club Romantech” qualche staffilata sa regalarla.

14/09/2023

Tracklist

  1. Fall In Love
  2. Desire (ft. Joel Corry & Rain Radio)
  3. Shit We Do For Love (ft. Yaeger)
  4. Stick Your Tongue Out
  5. Make Your Mind Up Babe
  6. Stockholm At Night
  7. Where Do We Go From Here
  8. I Want You (ft. Galantis)
  9. Loving You Ain't Easy
  10. Need You
  11. Off Of My Mind (ft. Vize)
  12. Faster
  13. You're Free (ft. Ultra Naté)
  14. Feels In My Body
  15. Spa (ft. Sofi Tukker)


Icona Pop sul web