Megadrumz

La dai per sconfitta, preda delle mani più maldestre e delle peggiori banalizzazioni, ma la house la sa lunga. Talmente lunga che sa ritrovare il sentiero perduto, fare tutti i giri del caso e rinascere freschissima, senza aver perso un grammo della sua eleganza. A presentarsi con un nome come Megadrumz verrebbe da pensare che i due producer sudafricani siano dediti a un'esplorazione bombastica del genere, che l'esplosività sia il loro marchio di fabbrica. Niente di più lontano dalla realtà: tanto innamorata dei velluti di stampo deep che naturalmente vicina alle evoluzioni gqom e amapiano della sua terra, la coppia realizza con “For Your Soul” un progetto di estrema raffinatezza, i 120 Bpm intesi come un luminoso viaggio nell'anima, tanto intimo quanto capace di grande generosità collaborativa.

Basta l'iniziale “Forever” per intuire le intenzioni di casa Megadrumz: il passo felpato, leit-motiv di tutta quanta la collezione, è solo il pretesto per architettare brani dalla squisita arrendevolezza soul, facili prede di linee vocali dal sicuro impatto. Il titolo dell'album non mente, d'altronde, l'anima qui è tutto, l'essenza e il punto d'arrivo, il motore su cui imperniare un linguaggio dance tanto compatto nella struttura quanto mai appiattito sugli stessi parametri.
Dopo il trepidante attacco iniziale, l'esplorazione del duo coinvolge un sistema corale di voci che diversificano e diramano la proposta senza mai snaturarne l'essenza, sospendendola tra inglese e zulu, maschile e femminile, binomi di un quadrilatero entro cui lasciar correre la propria ispirazione. Ecco quindi che arrivano soffusi languori percussivi, appena innervati da un commento di chitarra (“Izinto Zami”), carezze lounge dal tono quasi spirituale (“Xikwembu”), aperture interpretative sorrette da imprendibili spunti garage (“Exe Bafethu”): tutto elabora nel dettaglio le mille e più sfaccettature di un'estetica suadente ma mai arrendevole, preziosa nella sua compattezza.

Tra invitanti commenti sonori per i tramonti più esclusivi (le tastiere di cristallo della title track, unico momento puramente strumentale dell'album), spazzole amapiano tinte di pura passione (“Uyisiphephelo Sami”), la coppia azzecca uno degli impasti più convincenti dell'elettronica targata 2023, brillando di una personalità che non ha bisogno di sgomitare per farsi notare. La fenice risorge più ammaliante che mai.

28/07/2023