Raiz

Si l'ammore è 'o cuntrario d' 'a morte

2023 (Visage)
folk

"In italiano esistono due parole, sonno e sogno dove il napoletano ne porta una sola, suonno. Per noi è la stessa cosa". Con queste parole Erri De Luca traccia il profilo di una metropoli che, consapevole e folle, racchiude in sé senso di malinconia e slancio al surreale. Una città ferita di piaghe, ricurva quando dorme cedendo il passo al giudizio dei luoghi comuni, che serba tuttavia un'innata luce che sovverte gli schemi ordinari delle convenzioni. Napoli una città che, distesa sul suo golfo, non sai mai se dorme o sogna. Ogni suo vicolo vive di dinamiche proprie e racchiude mondi tra loro tangenti, le illusioni dei bimbi dei quartieri che rincorrono un pallone si intersecano con l'oscurità delle dinamiche di chi prova a sbarcare il lunario anche illecitamente.

 

In questo contesto si trovano due cantori, uno nato nel 1921 e uno contemporaneo. Un incontro che sovverte la linea temporale e che sottolinea quanto a Napoli tutto viva di una sua costanza. Sergio Bruni, il primo, è tra i già illustri cantautori partenopei che hanno messo in musica tutto ciò che accade nella quotidianità all'ombra del Vesuvio. La sua musica, i suoi testi hanno dispensato poesia nelle giornate di sole e conforto nelle giornate tristi di Napoli e dei napoletani. Il secondo protagonista è Raiz (già frontman degli Almamegretta) che da meno di un mese ha riattualizzato l'opera di Bruni in un disco-omaggio a lui dedicato.

"Si l'ammore è 'o cuntrario d' 'a morte", avvalendosi della collaborazione con i Radicanto, propone dieci brani che vogliono essere un ringraziamento alla città.
Come espresso dallo stesso Raiz, il disco è stato un viaggio non facile per le emozioni e i ricordi che la città gli ha generato. Un lavoro sicuramente ricco di una particolare intensità. La voce di Raiz è la solita, ma in alcuni brani si percepisce davvero un trasporto notevole. Del resto, come ha ribadito, il disco è dedicato alla memoria di sua madre.
Nel complesso, il lavoro di riscoperta è interessante, resta tuttavia un'operazione difficilmente codificabile da un punto di vista puramente discografico. Le melodie sono ammalianti, delicate, melanconiche e l'accompagnamento dei Radicanto è cadenzato perfettamente in un amalgama omogeneo con il cantato. Viene però da chiedersi quanto fosse necessaria l'ennesima rivisitazione della canzone napoletana.

 

Forse a dare risposta a questo interrogativo è proprio Raiz, quando dice che il cimentarsi con queste canzoni va interpretato come uno studio ex-post delle stesse che in fanciullezza ha sempre ascoltato passivamente.

23/03/2023

Tracklist

  1. Napule doceamara
  2. Carmela
  3. Amaro è 'o bene
  4. Che lle conto?
  5. A fata d' 'e suonne
  6. 'Na bruna
  7. Che miracolo stammatina
  8. Napule è mille ferite
  9. Bella si tu venisse ind'a a sti braccia
  10. Palcoscenico

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