Years Of Denial

Suicide Disco Vol. 2

2023 (Veyl)
ebm, electro, wave

Come già visto di recente per nomi come Boy Harsher, NNHMN, Paradox Obscur e tanti altri, il duo franco-ceco Years Of Denial conferma una tendenza ben radicata nell'ambito della musica elettronica contemporanea di estrazione dark: quella che prevede un binomio tra voce femminile (qui a cantare è la performer Barkosina Hanusova) e sintetizzatori declinati al maschile (dietro le macchine c'è il transalpino Jerome Tcherneyan). Tale complementarità non si esaurisce qui, poiché nelle succitate proposte spesso si incontrano due universi in apparenza distanti tra loro, uno di estrazione darkwave e un altro prossimo al mondo della techno o di sonorità puramente electro-Ebm.

"Suicide Disco Vol. 2" esce in doppio vinile su Veyl, riagganciandosi (fin dal titolo) alla precedente esperienza del 2019 (un prodotto valido, seppur privo di quella scintilla capace di far esplodere le qualità del duo). Inoltre, c'è da dire che gli stessi esordi degli Years Of Denial (in particolare, l'Ep "Blood Debts" del 2016) mostravano un lato sperimentale e varie divagazioni non del tutto messe a fuoco, al contrario di quanto accade qui, in questo pungente album di cui ci apprestiamo a parlare.
Se già con il primo singolo "Dancing With Demons" c'è materiale per sfiancare il pubblico di qualche club alternativo, l'approccio danceable viene sfruttato con insistenza anche nelle smaliziate "La Pendue" e "Never Satisfied" (entrambe marchiate a fuoco da una base di marca Ebm), oltre che nella più quadrata "Mr. Guillottine" (dalla quale emergono delle sinuose vocals dal retrogusto post-punk), tutte composizioni che uniscono con grande nonchalance qualità e spregiudicatezza.

Rispetto ai nomi citati in apertura, gli Years Of Denial sanno anche sterzare verso soluzioni più acide ("Lover's Crime") nonché ansiogene (le pulsazioni elettroniche di "Regarding The Pain Of Others"), sensazione quest'ultima che si fa ulteriormente strada nel brano posto in chiusura (una cornice opprimente che ospita al microfono il collega Broken English Club).
Gli aspetti più cupi e malinconici emergono invece nella doppietta costituita da "The Letter" e dalla successiva "Death Of A Lover", ennesimi splendidi highlight di un lavoro avvolgente, ammaliante (merito della voce della Hanusova) e persino introspettivo nei suoi momenti più ricercati. Per adesso, l'apice di una carriera ancora tutta da scoprire.

30/03/2023

Tracklist

  1. Art Break
  2. Wrong
  3. La Pendue
  4. Mr. Guillotine
  5. Never Satisfied
  6. Lover's Crime
  7. City Lights
  8. Dancing With Demons
  9. The Letter
  10. Death Of A Lover
  11. Regarding The Pain Of Others
  12. Social Anxiety (feat. Broken English Club)


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